È la stagione dei paradossi. La natura che rinasce, il numero maggiore di ore diurne, la volontà di una seconda ripartenza dopo il brindisi di capodanno. Attenzione, però, alle sintomatologie nascoste a tutto dispetto del clima favorevole e di una vegetazione ridente.
In alcuni possono annidarsi problematiche varie. Più o meno lievi. Stress e irritabilità. Insonnia, ansia e mal di testa. Un certo spirito disfattista e difficoltà di concentrazione.
Disturbi di primavera, ansia e depressione
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Partiamo dall’ansia, uno dei maggiori “disturbi di primavera”. La medicina concorda sul fatto che il numero maggiore di ore di luce comporta un aumento del cortisolo (cosiddetto ormone dello stress) che è indispensabile per l’organismo.
Un altro aspetto è rappresentato dall’incertezza metereologica perché nei mesi compresi tra il 21 marzo e il 21 giugno il meteo fa le bizze. Temperature con punte estive che, d’improvviso, cedono il passo a piogge piagnucolose. Specie per chi è predisposto all’ansia, tale naturale bizzarria metereologica, ha il suo peso. Molto dipende, poi, dai livelli di melatonina e serotonina che in primavera possono alterarsi.
Cosa fare attraverso rimedi naturali
La medicina precisa che la sintesi della serotonina avviene grazie al triptofano (un amminoacido). I cibi che lo contengono sono le uova, il latte e i suoi derivati. Nonché la carne e il salmone.
Se, invece, vogliamo puntare ad una soluzione vegetale, il triptofano lo troviamo nei semi di soia, di sesamo e di girasole. Oltre che nelle patate, nell’alga spirulina, nel riso e nei cereali integrali. Ancora nella frutta a guscio, nelle verdure a foglia, nelle banane e nel cioccolato fondente.
In quali quantità
Molti nutrizionisti convergono sull’introduzione in quantità utili di alcuni alimenti indispensabili per combattere i disturbi di primavera. Dovremmo assumere, ad esempio, 0,5 g di melatonina al giorno. Una quantità difficile da ottenere solo attraverso l’alimentazione. Però questa può rappresentare un validissimo aiuto.
Per intenderci mangiare una banana di circa 200 g consente di aumentare la concentrazione di melatonina nel sangue.
In quali alimenti c’è la melatonina
Contro i “disturbi di primavera”, via libera al consumo di avena, mais, pomodori e ravanelli. Da bandire, invece, sono i cibi grassi come creme, panne, bevande zuccherate e snack ipercalorici.
Mai dimenticarsi dell’idratazione. Fondamentale bere due litri di acqua al giorno. I consigli utili di tipo alimentare rappresentano un aiuto che se non sufficiente va supportato con eventuali integratori. In questo caso, sempre utile il confronto con il proprio medico di fiducia.
Abbiamo visto, dunque, quali sono i cc.dd. disturbi di primavera: ansia e depressione.