Anche a dicembre le occasioni per investire sul reddito fisso non mancano e sistemare così l’eventuale “eccedenza liquida di fine anno”. Titoli di Stato, prodotti del risparmio postale, conti deposito liberi e non, fanno luccichio dei loro tassi di interesse. Al riguardo, in questi giorni è disponibile un nuovo titolo di Stato per chi vuole spostare i soldi in questi giorni e incassare il rendimento a Natale 2024.
Più in generale va detto che il 2023 è stato un anno particolarmente interessante per gli investitori del segmento del reddito fisso.
Alcuni esempi? I rendimenti a scadenza dei buoni fruttiferi sono andati progressivamente crescendo nei 12 mesi. Le banche emittenti i conti deposito hanno continuamente ingolosito i risparmiatori con offerte sempre nuove. Quanto ai bond, pensiamo a prodotti come il BTP Valore o l’obbligazione a 6 anni di CDP che ha segnato un +2,80% nel primo giorno di contrattazioni.
Il panorama dei rendimenti sui titoli di Stato
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Sul fronte dei sovereign bond non c’è dubbio che la parte migliore dell’anno sia stato l’autunno, specie con riferimento all’Italia. Un paio di mesi fa sul mercato delle obbligazioni si sono abbattute più tensioni messe assieme che hanno portato i potenziali guadagni ai loro massimi di periodo.
Pensiamo ai timori dell’epoca legati agli esiti delle agenzie di rating o alle incertezze circa il prosieguo della politica monetaria BCE. Altri fattori di incertezza rimandavano alla riforma del Patto di Stabilità, i cenni di sussulto dello spread, la Legge di Bilancio in fase di stesura.
Fatto sta che a inizio ottobre il mercato chiedeva il 5% sul decennale italiano, mentre oggi abbiamo bucato la soglia psicologica del 4%. Un crollo di un 1 punto percentuale che ha fatto la fortuna di alcuni particolari investitori in titoli di Stato.
Nel 2024 saliranno ancora i prezzi o i rendimenti dei titoli Stato?
Lo spauracchio vendite sui sovereign bond è passato? Difficile rispondere con certezza. Forse è più esatto dire che per l’anno in corso il peggio sembra essere passato, mentre per quello a venire tutto è ancora da scrivere.
Il mercato ha già scontato i primi, possibili tagli dei tassi BCE. Per il Belpaese poi si parte da una situazione di debito non indifferente, mentre spread e il discorso rating per il momento non destano preoccupazioni.
L’unica certezza matematica assoluta, è data dal trend inverso prezzo-rendimenti. Quando i primi scendono i secondi salgono e viceversa: era, è e sarà sempre così.
Disponibile un nuovo titolo di Stato per chi vuole spostare i soldi in questi giorni e incassare il rendimento a Natale 2024
Sul portale istituzionale il MEF ha pubblicato il Comunicato in merito al prossimo collocamento di BOT a 12 mesi della settimana prossima. Si tratta di una 1° trance e il codice ISIN del bond è ancora da attribuire. Quanto al calendario per le sottoscrizioni, lunedì 11 scade la prenotazione da parte del pubblico e il 12, ore 11.00, la presentazione delle domande in asta. La data di regolamento e godimento è quella di giovedì 14, mentre la scadenza è fissata al 14 dicembre 2024.
L’importo offerto dal Tesoro è pari a 7,5 miliardi di €, e i titoli saranno posti all’asta con il sistema di collocamento dell’asta competitiva. Cioè le richieste degli operatori ammessi a parteciparvi saranno espresse in termini di rendimento atteso.
Quanto rende un titolo di Stato con durata residua a 1 anno? Al momento siamo sul 3,49% circa e non è detto che possa cambiare tra una manciata di giorni, sia pur di poco. Ora, se pensiamo alla durata, al rischio (il capitale protetto dallo Stato) e al potenziale ritorno, il prodotto non sarebbe proprio da scartare se l’alternativa è la liquidità. Ad ogni occhio alle spese bancarie e fiscali, perché nel caso di piccoli capitali il ritorno atteso potrebbe non essere sufficiente per coprire le uscite certe.