Dire addio alla forfora per sempre e senza rimpianti

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E’ stata trovata finalmente la causa che provoca la forfora, grazie ad una recente ricerca. Ora si sa cosa la scatena e anche come si potrebbe debellare. Quelli che soffrono di questo problema, possono dormire sonni tranquilli e dire addio alla forfora per sempre e senza rimpianti.

Il disagio personale e sociale della forfora

La forfora riguarda circa il 50% della popolazione italiana. E’ un disagio estetico, ma non solo. Molti non sopportano fra i capelli, quelle piccole scagliette di pelle morta, visibili a occhio nudo. Tutta l’estetica della pettinatura viene rovinata da questa fastidiosa presenza anche sulle spalle.

Ma, come detto, non è solo un problema estetico. Ci sono anche riflessi sul modo di vedersi e di piacersi. Fino a inficiare  in un certo modo le nostre relazioni sociali. Infatti la forfora porta spesso la voglia di grattarsi. E questo da alcuni non può essere considerato un gesto interessante da fare in pubblico. Si può generare così un conflitto di intolleranza e non accettazione di sé.

Le conoscenze sulla forfora ieri e oggi

Finora si pensava che la forfora fosse dovuta sia a cause esterne che interne. Per esempio l’uso di shampoo troppo aggressivi. Il tipo di cute troppo grassa che predispone a condizioni del cuoio capelluto per la formazione della forfora.

Ma tutti concordavano sul fatto, che la causa prima della forfora fosse un lievito presente a livello delle ghiandole sebacee dei capelli.

La vera causa

Il fungo in questione è il Malassezia. Ma una ricerca pubblicata su Scientific Reports afferma che la forfora sia dovuta piuttosto ad uno squilibrio batterico. Queste due colonie di batteri il Propionibacterium e Staphylococcus convivono mantenedo un equilibrio fra loro. Quando questo equilibrio si rompe a favore di uno o dell’altro, comincia l’insorgenza della forfora.

Dire addio alla forfora per sempre e senza rimpianti. Quali rimedi a questo problema

Per prevenire questo squilibrio, prima di tutto è consigliato non usare lozioni o shampoo che contengano prodotti molto aggressivi, quali i disinfettanti. Si potrebbe scatenare il problema, piuttosto che risolverlo. Meglio utilizzare quei prodotti che tendono a mantenere un equilibrio sulla pelle. Anticamente, per esempio, le nostre nonne erano solite dopo il lavaggio, trattare i capelli e il cuoio capelluto con dell’aceto di mele. Questo possiede un alto contenuto di batteri vivi, che favoriscono il giusto equilibrio della naturale barriera cutanea, oltre a rendere i capelli lisci e vellutati. In ogni caso per il momento dello shampoo, ma meglio del lavaggio, si possono utilizzare dei prodotti biologici, delicati e non aggressivi.

C’è anche la possibilità di ricorrere a specifiche lozioni fatte preparare appositamente per questo problema da personale esperto.