Diciamo che noi italiani siamo mediamente abbastanza scaramantici. Con delle punte raggiunte soprattutto in certe regioni. Dalla scelta dei colori, fino a quella degli alimenti, dai cornetti al rosso che invade letteralmente la casa. Approfittiamo, e diciamo anche giustamente, di cabala e scaramanzia per cercare di accaparrarci un po’ di fortuna. Ma dimentichiamo per un attimo le solite lenticchie e l’intimo rosso e portiamoci a casa la fortuna con queste 3 geniali scaramanzie. Andremo ad analizzare per tempo ciò che potremmo mangiare e utilizzare a Capodanno perché la ruota giri anche a nostro favore.
Dalla Spagna ecco l’uva
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Gli spagnoli che per certe cose assomigliano molto a noi italiani vantano da tempo una scaramanzia che potremmo definire davvero piacevole. Al rintocco delle 12, ossia della classica mezzanotte di Capodanno, hanno l’abitudine di mangiare 12 chicchi di uva. Secondo le antiche tradizioni iberiche, probabilmente mescolatesi nei secoli anche con quelle arabe, l’uva porterebbe fortuna. La scelta del 12 non indicherebbe infatti solo l’orario ma anche i mesi dell’anno. Quelli in cui tutti noi vorremmo essere fortunati. In alcune zone d’Italia, l’uva è sostituita dalle noci.
Dimentichiamo per un attimo le solite lenticchie e l’intimo rosso e portiamoci a casa la fortuna con queste 3 geniali scaramanzie
Un’antica tradizione anglosassone prevede di baciarsi sotto il vischio. Cosa caratteristica e davvero piacevole che fanno anche molte coppie di giovani italiani. Basta appendere infatti un rametto di vischio in cima alla porta e baciarsi sotto alla mezzanotte di Capodanno. Molti conoscono questa usanza, pochi sanno però addirittura che risale al tempo dei vichinghi. Il vischio era infatti la pianta più amata dalla dea vichinga Freya, che aveva il compito di proteggere gli sposi e gli innamorati. Ecco, perché, secondo la scaramanzia e la mitologia, baciarsi sotto il vischio equivarrebbe a ottenere la protezione di Freya.
Una melagrana per la felicità
Se per tante cose assomigliamo agli spagnoli, anche con i greci abbiamo parecchie affinità. Una di queste prevede infatti di portare a tavola la melagrana dividendola con tutti gli ospiti della casa. Un antico rituale ellenico che prevede anche di gettare alcuni chicchi sul pavimento. In questa azione propiziatoria ci sarebbe infatti il bisogno di ottenere fertilità, felicità e abbondanza sulla casa e i commensali. Pensiamo poi anche alla tradizione ebraica. Questo frutto, tra l’altro pieno di antiossidanti e benefico, sarebbe uno dei 7 frutti promessi al popolo di Israele da Dio nella Terra Promessa. E a proposito di cibi da portare in tavola nelle feste, ecco il nostro suggerimento nella lettura di approfondimento.
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