Non è la classica frase fatta, ma le nostre nonne amavano davvero questa pianta. Tanto da utilizzarla sia in cucina che come tisana. Un mix di salute, grazie alla sua ricchezza di vitamine, minerali e antiossidanti. In questi anni ha forse ceduto un po’ il passo a rimedi più commercializzati. Ma digerire meglio e dormire bene non sarebbero più un miraggio con questa tisana ricchissima di antiossidanti. Andiamo ad analizzarla in tutte le sue virtù, assieme agli Esperti della nostra Redazione.
Un tempo era una vera prima donna
Indice dei contenuti
C’era un tempo in cui la malva era forse la pianta più gettonata assieme alla camomilla. Non c’era cura popolare per la tosse e il mal di gola che non comprendesse la malva. Diffusissima nel nostro paese, in campagna era in assoluto tra le piante più ricercate. Ancora oggi in erboristeria possiamo trovare gli estratti dei suoi fiori e delle sue foglie.
Digerire meglio e dormire bene non sarebbero più un miraggio con questa tisana ricchissima di antiossidanti
Era conosciuta già nell’antichità la malva, che sostituiva il moderno collutorio. Infatti, in un’epoca in cui spazzolini e dentifrici non erano ancora comparsi, malva e salvia erano il top per l’igiene orale. Possiamo comunque utilizzare il decotto di malva come aiuto naturale contro le gengive infiammate. E addirittura dall’antica Grecia verrebbe la tradizione che la malva aiuti le attività digestive e quelle del sonno. Un suggerimento che potrebbe darci anche il nostro erborista di fiducia. Proprietà, che ancora oggi la scienza le attribuirebbe, proprio grazie alla sua ricchezza naturale di:
- vitamine;
- minerali;
- mucillagini;
- flavonoidi.
Questi ultimi sono delle sostanze che la ricerca medica riconosce in tutte le loro potenzialità. Come ricordato anche nello studio allegato.
Come assumere le foglie di malva in insalata
Potremmo consumare le foglie di malva in insalata. Esattamente allo stesso modo delle nostre nonne. Ma, ancora oggi, in alcune ricette rurali, la malva viene utilizzata:
- nelle frittate;
- nelle minestre e nelle zuppe;
- nei risotti.
Si possono assumere le foglie, ma anche i fiori. Ma mentre le prime potremmo anche conservarle in freezer, i fiori devono essere consumati freschi.
Un ultimo utilizzo curioso della malva, che risale sempre all’antichità. Tradizione vorrebbe infatti che atleti e gladiatori, ossia l’equivalente degli sportivi di successo odierni, facessero degli impacchi di malva per i capelli. Grazie infatti ai suoi nutrienti, la malva avrebbe anche la funzione di alleato della nostra chioma, rendendola forte e brillante.
Approfondimento