Domicilio e residenza sono la stessa cosa? La risposta è “No!”, quantomeno in base quanto dispone la legge. Ed è il primo dubbio che si può cancellare, considerando che si tratta di due termini che nel linguaggio comune sono considerati praticamente sinonimi.
Potrebbero, però, coincidere.
Differenza tra domicilio e residenza e quando non coincidono, un esempio
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Quando, perciò, si compila ufficiale, bisogna tenere conto degli aspetti che sono disposti dalle regole. Procedendo con l’enunciazione della definizione di domicilio e residenza diventa poi facile capire quando non coincidono.
A fare da bussola nella questione è naturalmente il Codice Civile, con particolare riferimento all’articolo 43.
E allora che differenza c’è tra domicilio e residenza? Il primo rappresenta un luogo in cui una persona ha fissato “la sede principale dei suoi affari ed interessi”. La seconda è, invece, è il luogo in cui ha abitualmente dimora.
Perché domicilio e residenza possono essere diversi?
Volendo semplificare un concetto che potrebbe avere anche diverse sfumature per i tecnici della materia legale, si possono spiegare le cose in maniera molto facile da interpetare.
La residenza è la casa. Quella in cui per intendersi, ad esempio, si vive con la famiglia o da single. Il domicilio è un luogo che, in teoria, non è stabile.
Quando va dichiarato il domicilio?
Si può, ad esempio, indicare un domicilio affinché diventi il luogo in cui garantire reperibilità nell’ambito di un contesto o un affare. In alcuni casi potrebbe persino essere una struttura alberghiera, qualora questa indicazione sia funzionale a garantire reperibilità necessaria, magari in un arco ristretto di tempo.
Va, però, sottolineato che non sono due concetti sovrapponibili. Si basano, ad esempio, sulla residenza e sulla sua stabilità, ad esempio, l’iscrizione nelle liste elettorali o altri servizi come l’appartenenza ai distretti sanitari. Non a caso sui documenti si troverà l’indirizzo di residenza.
Domicilio e residenza possono coincidere ovviamente.
Un esempio
Si ipotizzi, ad esempio, la posizione di un lavoratore che per due mesi vive lontano da casa. In quel caso, per i sessanta giorni dalla propria abitazione abituale, avrà un domicilio diverso.
Si tratterà, però, dell’indirizzo attraverso cui potrà risultare reperibile, ad esempio, per ricevere comunicazioni via posta. La residenza, invece, non muterà.
Quello potrebbe essere un caso in cui domicilio e residenza non coincidono. Quando passeranno i due mesi e il lavoratore tornerà nella sua casa abituale, torneranno a coincidere.
Questa esemplificazione consente di avere ancora più chiara quella che potrebbe essere la differenza tra domicilio e residenza.
E per molti potrebbero essere dubbi elementari, ma che spesso comunque sorgono nell’ambito di un contesto familiare. Ad esempio nel momento in cui c’è un documento da compilare.
Differenze che spesso si ha necessità di conoscere come, ad esempio, nel caso di quelle che intercorrono tra la carta di debito e la carta di credito.
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