Diabolik torna al cinema con un incredibile film tutto italiano ma senza Luca Marinelli

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Erano gli anni Sessanta quando le sorelle Giussani si sono inventate uno dei personaggi più iconici della storia del fumetto: Diabolik. Il ladro abilissimo, dalla furbizia e intelligenza incredibili, così bravo da essere quasi una leggenda, era figlio del suo tempo e della fortuna del genere poliziesco all’italiana. Ma aveva qualcosa di più: per la prima volta si sperimentava mescolando a quelle atmosfere anche le tinte forti del nero. Diabolik non è uno stinco di santo: ruba, uccide, tradisce, ma ha un suo codice d’onore. Per questo è impossibile non innamorarsene, come spesso accade per i personaggi così al limite.

Gli antieroi funzionano molto meglio perché è molto più facile immedesimarsi nelle loro storie e motivazioni. Questo anche grazie alla bella Eva Kant: non solo una spalla femminile, ma una vera e propria co-protagonista. E poi l’ispettore Ginko: molto più che un semplice poliziotto, ma una vera e propria nemesi, come il professor Moriarty per Sherlock Holmes. Tutti questi intrecci sono stati ben messi in scena nel film uscito nel 2020 dedicato al personaggio, per la regia dei Manetti Bros.

Ebbene, a novembre 2022 Diabolik torna al cinema con un incredibile film. Stavolta però i fan resteranno delusi: a dare il volto e gli occhi di ghiaccio all’inafferrabile Re del Terrore non c’è più il bravissimo Luca Marinelli. Al suo posto Giacomo Gianniotti, attore che ha trovato grande fortuna in America recitando nella seguitissima serie Grey’s Anatomy. Accanto a questo nuovo volto per Diabolik ci saranno sempre Miriam Leone nei panni di Eva e Valerio Mastandrea in quelli di Ginko. New entry nel cast è la bellissima Monica Bellucci che interpreta Altea di Vallenberg, la compagna dell’ispettore.

Diabolik torna al cinema con un incredibile film a novembre

Molti potrebbero chiedersi perché non ci sia più Marinelli nel cast del film. Ebbene, quando ci fu l’annuncio del secondo e del terzo capitolo della saga, l’attore romano aveva già dichiarato che non sarebbe tornato a vestire i panni del Re del Terrore. Probabilmente per non legarsi a un singolo personaggio e per una scelta artistica sua. Nessuno screzio con la produzione, i registi e il cast, come molte malelingue avevano invece pensato. Anche questa volta i Manetti, per la stesura della sceneggiatura, si sono affidati alla penna sicura di Mario Gomboli. Gomboli è direttore responsabile ed editore della testata dedicata a Diabolik: chi meglio di lui può sapere come scrivere questo personaggio?

Un successo di critica e pubblico

Sembrerebbe ancora una volta che la scommessa sia vinta. Il primo Diabolik aveva diviso la critica: troppo difficile coniugare il linguaggio del fumetto con quello del cinema, troppo diversi i media. Eppure i Manetti sono riusciti in questa difficile impresa, e chiunque ami le storie originali del Re del Terrore non potrà che essere ammaliato dalla capacità con cui atmosfere, toni, costumi e scenografie siano state ricostruite. Il film è girato tutto in Italia, tra Bologna, Trieste e il Friuli-Venezia Giulia. Un motivo in più per andarne orgogliosi e andarlo a vedere al cinema.

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