Con il decreto agosto il Governo ha preventivato di proseguire la lotta contro l’evasione fiscale. A tal uopo, ha introdotto taluni incentivi per chi paga con carta di credito. Quindi, si favoriscono pagamenti tracciabili e si contrasta l’uso dei contanti. Già in precedenza il Governo aveva reso noto che dal 1° luglio 2020 il limite all’utilizzo del contante sarebbe stato portato a 2000 euro. Dal 1° gennaio 2022, poi, la soglia verrà abbassata addirittura a 1000 euro. Con la legge di bilancio 2020 si erano stanziati 3 miliardi per il cashless. Poi, con il decreto di maggio, il Governo ha dovuto ridimensionare la somma stanziata a causa del maggiore investimento volto a contrastare la crisi pandemica. Il decreto di agosto ricostituirà il fondo ma con una dotazione ridotta ad 1 miliardo.
Quali gli incentivi per chi paga con carta
Indice dei contenuti
Il Governo, con il decreto agosto, quindi prosegue sulla strada degli incentivi finalizzati a favorire l’utilizzo di strumenti di pagamento tracciabili. Si pensi al credito d’imposta del 30% sulle commissioni addebitate a professionisti e commercianti per le transazioni effettuate a mezzo Pos con i consumatori finali. Si tratta di quello che va sotto il nome di Bonus Pos. Altra agevolazione fiscale è scattata dal 1° luglio 2020 per chi esercita un’arte, una professione o un’attività d’impresa. Detto beneficio riguarderà chi accetta pagamenti eseguiti con carte di debito, di credito, prepagate e altri strumenti tracciabili. Il tutto, però, a condizione che nel 2019 non abbia conseguito ricavi o compensi superiori a 400.000 euro.
Lotta all’evasione
L’obiettivo finale, naturalmente, di tutti questi incentivi e bonus è la lotta all’evasione che si vuole far vivere ai cittadini in maniera attiva e vantaggiosa. E’ ripartita, inoltre, anche la riforma fiscale abbandonata negli ultimi mesi per dare spazio alle misure emergenziali. Altro ambizioso progetto che sta impegnando particolarmente l’Esecutivo, in questo periodo, riguarda la creazione di un diverso sistema fiscale.
Esso dovrebbe condurre al calcolo delle imposte in base agli incassi effettivi e non ipotetici. In tal modo si porrebbe fine ai saldi, acconti e imponibile presunto. Detto progetto è, però, realizzabile a condizione che i pagamenti avvengano con strumenti di pagamento tracciabili. In questo modo le imposte verranno pagate mese per mese e tutto subirà una profonda semplificazione.