Sono moltissimi i contribuenti italiani che hanno debiti tributari di varia natura e che cercano la soluzione migliore per estinguerli. I debiti tributari sono una costante, una delle voci negative più presente in ogni bilancio familiare o di un’impresa. Prima di provvedere a pagare nella maniera classica questo genere di debiti però, ogni contribuente dovrebbe valutare il da farsi. Non mancano, infatti, soluzioni alternative al semplice pagamento dei debiti. Una soluzione che pochi conoscono ma che potrebbe essere assai importante per risolvere definitivamente la situazione debitoria si chiama compensazione. Con l’Agenzia delle Entrate la compensazione può essere una valida alternativa al pagamento mediante modello F24.
Debiti e crediti possono essere compensati con l’Agenzia delle Entrate in questo modo
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Così come è assai frequente avere dei debiti tributari. Altrettanto frequente è l’avere dei crediti tributari. Il Fisco concede una possibilità a tutti i contribuenti che è quella di compensare le due posizioni. Sia la situazione passiva che quella attiva possono essere incrociate tra loro per determinare una specie di conguaglio sia a debito che a credito. Esiste infatti l’istituto della compensazione che può essere di tipo verticale o orizzontale. Nel primo caso, come è evidente che sia, un contribuente può andare a compensare debiti della stessa natura. Per esempio un contribuente che ha un credito IRPEF pregresso da modello 730 anche congiunto, e si trova con un debito relativo alla stessa imposta, può compensarli tra loro. Il contribuente in questo modo finirà o con il ridurre il debito da pagare, o con l’andare a rimborso.
È naturale che la compensazione verticale è quella più semplice da utilizzare. Infatti la compensazione orizzontale riguarda debiti, sempre tributari, ma relativi a imposte differenti. Un caso tipico è il compensare dei debiti contributivi con crediti IVA.
Come funziona la compensazione per il contribuente
L’istituto della compensazione però non è esente da particolari limitazioni. Per esempio, non possono superare la soglia dei 2 milioni di euro nel caso si tratti di compensazioni orizzontali. Inoltre non si possono compensare debiti iscritti già al ruolo. In questo caso tali debiti vanno pagati solo con i servizi di pagamento dell’Agenzia delle Entrate mediante modello F24. Va detto anche che il contribuente che ha crediti tributari superiori a 5.000 euro, per poterli utilizzare in compensazione deve avere un visto di conformità. Per le compensazioni verticali che riguardano la stessa imposta, l’operazione va effettuata sempre mediante modello F24, utilizzando la specifica colonna del modello di pagamento che è quella definita “crediti”.
Il contribuente può provvedere in maniera autonoma a effettuare queste compensazioni, fermo restando il fatto che avvalersi dei professionisti del settore è sempre consigliabile. Soprattutto se si considera che per compensazioni non in regola, le sanzioni non sono irrisorie essendo previste multe anche da 1.000 per ogni operazione sbagliata. Debiti e crediti possono essere compensati quindi, ma entro determinati limiti.
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