L’ultimo annuncio del Presidente Trump sconvolge nuovamente le previsioni di Mercato. Dazi su settore auto, farmaceutico e chip saranno rimandati.
Non più il 2 aprile 2025, ma una data “da stabilire” per le tariffe applicate ai Mercati. Ma solamente in alcuni settori. Dalla Casa Bianca arriva la “promessa” che i Dazi su auto, alluminio e prodotti farmaceutici partiranno prossimamente. Sconti sulle tariffe previste già programmate, ovvero quelle verso i “dirty 15”. Wall Street ha risposto subito positivamente, al contrario dei Mercati europei che hanno visto lievi flessioni.
Trump cambia le date sui Dazi e spinge (con una tariffa secondaria) sull’acquisto del Petrolio
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Donald Trump ha annunciato sui Social una novità in fatto di Dazi: si tratta di una “tariffa secondaria” del 25% applicata a tutti quei Paesi che acquisteranno Petrolio o Gas dal Venezuela. La motivazione per l’applicazione del nuovo dazio è che il Paese sarebbe “nemico dell’America” per aver inviato criminali nelle terre statunitensi.
Il presidente Usa ha poi specificato: “Tra le bande che hanno inviato negli Stati Uniti, c’è Tren de Aragua, a cui è stata data la designazione di Organizzazione terroristica straniera. Siamo in procinto di riportarli in Venezuela: è un compito arduo! Inoltre, il Venezuela è stato molto ostile agli Stati Uniti e alle libertà che sposiamo. La tariffa entrerà in vigore il 2 aprile, giorno della liberazione in America“.
Tesla crolla a causa della scarsa reputazione di Elon Musk
La politica dei Dazi, pensata da Trump per risollevare l’economia statunitense, si sta però riversando in modo negativo, soprattutto a causa dell’atteggiamento dei suoi collaboratori, Elon Musk in primis. Le vendite di auto, almeno in Europa, hanno subito un taglio di circa il 50%, con una quota di mercato praticamente ferma all’1%.
Contemporaneamente, Trump ha ammorbidito la sua posizione verso Hyundai, esentata dai dazi visto l’ingente investimento della Casa Automobilistica di 20 miliardi di dollari negli States, investimento che comprende anche un’acciaieria in Louisiana e che dovrebbe garantire l’assunzione di almeno 1500 lavoratori.
Si attendono i risultati dei colloqui tra la delegazione Usa e i leader dell’India, sempre in tema Dazi. Le Borse asiatiche rispondono in modo frammentato a tutte le novità sulle tariffe, che variano di giorno in giorno. Il sentiment comune è che la politica della Casa Bianca non sia propriamente positiva, anche e forse soprattutto per l’economia statunitense stessa.