Dedichiamo il presente articolo all’indice DAX, partendo dalla precedente analisi.
A tale riguardo, è da richiamare un principio del metodo Magic Box, denominato traslazione dei target.
Questo significa che, una volta definito un target di prezzo, non è detto che questo venga necessariamente raggiunto entro il primo setup temporale proiettato dal metodo.
Può infatti verificarsi che cambi le velocità di crescita o decrescita del trend in atto. Ma il metodo Magic Box, in questo caso, è comunque in grado di stabilire, sin dall’inizio della proiezione, ulteriori setup temporali. Setup per i quali è previsto il raggiungimento del target, qualora non raggiunto entro quello iniziale.
Un chiaro esempio in tal senso è fornito dal DAX su barre giornaliere, come da seguente grafico.
DAX: traslazione temporale dei target e possibile setup di minimo
La freccia in basso a sinistra indica il punto che abbiamo indicato come probabile bottom di un precedente movimento ribassista, ripreso da quel punto un trend rialzista, con le seguenti proiezioni.
La seconda freccia da sinistra indica, all’intersezione tra una retta orizzontale ed una verticale, un target in prezzo e tempo.
Come notiamo, entro l’indicazione della retta verticale (setup temporale) quel livello di prezzo non è stato raggiunto.
Si è quindi attivata, come sopra spiegato, la traslazione temporale del target di prezzo, previsto dalla intersezione tra la medesima retta orizzontale e la seconda retta ascendente da sinistra.
Come notiamo, in quel punto si è formato un massimo proprio su quel livello di prezzo.
Quindi in corrispondenza dell’intersezione tra la medesima retta e la terza retta ascendente (terza freccia nera da sinistra), questo livello è da considerare violato al rialzo.
Diventava pertanto operativo un secondo livello di prezzo proiettato da Magic Box (seconda retta nera orizzontale più in alto).
All’intersezione tra quest’ultima retta orizzontale e la seconda retta nera ascendente era previsto un setup temporale (terza freccia nera). Su di esso si è centrato il target previsto.
Quindi, dopo aver centrato in prezzo e tempo gli obiettivi proiettati al rialzo, il trend si è invertito al ribasso.
Ma quali sono i nuovi target?
Al momento occorre intanto dire che, senza escludere ulteriori affondi, di cui mancano ancora i segnali, il DAX potrebbe aver già raggiunto il bottom, in base ad alcune considerazioni.
Quanto a Magic Box, è rilevante la retta rossa tracciata sul grafico di sopra.
Fin tanto che non verrà violata con conferma almeno in chiusura daily, il metodo non consente al momento alcuna proiezione, visto che un pattern ribassista non è ancora confermato.
Utilizziamo però altre tecniche, per valutare il raggiungimento eventuale di un bottom, almeno in ottica di breve.
Quadrato di massimo e angoli zero
Sempre su time frame daily, utilizziamo quindi la tecnica del quadrato di massimo e degli angoli zero di Gann, da cui scaturisce il seguente grafico.
In corrispondenza della freccia rossa, il quadrato di massimo proiettava un setup temporale (retta verticale) per la seduta odierna, mentre nella parte bassa del grafico notiamo, contrassegnato dal circoletto rosso, l’intersezione tra un angolo zero e il livello corrispondente al minimo, da cui è partito il successivo rialzo (retta orizzontale bianca).
Quindi due diversi metodi convergevano su un setup per oggi, 20 gennaio.
Ma è possibile che il bottom si sia già formato nella precedente seduta del 19 a 15.629.
Conferma degli orbitali planetari
In conclusione sul DAX e la traslazione temporale dei target e possibile setup di minimo, proviamo quindi a trovare conferma del minimo di ieri con la tecnica degli orbitali planetari.
Procediamo pertanto con i seguenti calcoli.
15.629/360=43,41.
43X360=15.480.
Nella giornata di ieri la Luna si trovava in posizione geocentrica a circa 9 gradi in Leone, corrispondente ad una posizione cumulata di 129 gradi circa.
Da qui: 15.480+129=15.609, riferimento prossimo al bottom di 15.629.
Anche questa tecnica, quindi, converge verso l’area raggiunta sul bottom.
Al momento è quindi operativa l’ipotesi di un minimo già raggiunto.
Qualora tale area dovesse cedere, procederemo ad aggiornare le proiezioni, relative ai più ampi target ribassisti, che deriverebbero dalla rottura di questo minimo.
A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT“