Davvero una brutta bestia l’insonnia che potrebbe dipendere anche da queste 2 cattive abitudini di cui molti ignorano la gravità

letto

Abbiamo abbandonato l’inverno che però tra i suoi pregi spesso ha anche quello di farci addormentare più velocemente. Al calduccio delle coperte, magari con un camino che crepita, il nostro cervello si predispone anche meglio a crollare in un sonno ristoratore. Diversa, purtroppo è la situazione quando arriva l’estate e ci ritroviamo a girarci e rigirarci in un letto sudato, se non abbiamo il condizionatore acceso. Abitudine, però che come ricordano gli esperti, da un lato è comoda ma dall’altro non farebbe benissimo alla salute. Aggiungiamoci magari le difficoltà ad addormentarsi in questo periodo per tutti coloro che soffrono di riniti e allergie. Andare a letto diventa un vero e proprio calvario e l’insonnia ci fa compagnia magari anche per diverse ore. Col risultato che al risveglio del mattino ci sembra di essere stati sul ring con Rocky. Attenzione, però che l’insonnia, e lo ricordano medici e ricercatori, potrebbe essere anche causata dalle nostre cattive abitudini.

12 milioni gli italiani che dormono male

A marzo c’è stata la Giornata Mondiale del Sonno, momento per tirare le somme e sviscerare anche le statistiche che riguardano l’insonnia. Purtroppo gli italiani sarebbero considerati tra i popoli che dormono meno e peggio. Stando proprio ai dati emersi in questa occasione, saremmo addirittura:

  • 12 milioni a soffrire di disturbi vari del sonno;
  • con 1 adulto su 4 che dichiara di soffrirne in maniera continua o sporadica.

Dati decisamente preoccupanti, visto che non dormire bene alla notte letteralmente ci “rincretinisce”, rispondendoci poi a stanchezza, nervosismo, debolezza e scarsa concentrazione.

Davvero una brutta bestia l’insonnia che potrebbe dipendere anche da queste 2 cattive abitudini di cui molti ignorano la gravità

Come ricorda però puntualmente questo studio medico, fra le cause della nostra insonnia, potrebbero esserci 2 abitudini che potremmo cambiare:

  • guardare tablet, PC e smartphone quando siamo già a letto e poco prima di dormire;
  • mangiare a ore diverse, magari troppo tardi e dimenticandoci di rimanere più leggeri possibile a tavola a cena.

Queste due consuetudini che molti di noi hanno, e magari anche entrambe, avrebbero una spiegazione logica molto semplice e che porterebbe all’insonnia.

Il cervello nella fase serale si predispone al riposo, ma la presenza di luci dirette, come quelle dello smartphone, vicine al viso, gli toglierebbero proprio il senso della notte. Ancora peggio se sforziamo la vista con video, programmi e colori che stancano ulteriormente l’attività mentale.

Mangiare o non mangiare

Analogamente mangiare in orari diversi, troppo tardi e con troppi condimenti, costringerebbe il nostro metabolismo agli straordinari. Anche in questo caso, ricordano gli esperti, l’intestino e tutti gli organi preposti allo smaltimento del cibo, non sarebbero delle cucine aperte h 24. Ma, così come il cervello si predispone al riposo, anche fegato, stomaco, pancreas e intestino avrebbero un orologio biologico da non sfalsare. Davvero una brutta bestia l’insonnia, che però potrebbe quindi vincere la sua partita anche per colpa di questi nostri due autogol.

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