Nota con l’acronimo di PSA (Peste suina africana) è la recente preoccupazione che ha tenuto il Mondo col fiato sospeso. Si temeva infatti che la patologia, di per sé grave e molto contagiosa tra suini, potesse essere trasmessa all’uomo. E in tal caso, memori della pandemia ancora in corso, avremmo avuto indubbie difficoltà a reggere psicologicamente un nuovo flagello.
Danni per circa 20 milioni di euro al mese dalla peste suina in Italia, ecco cosa prevede il Decreto Legge
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L’Associazione ASSICA (Industriali delle carni e dei salumi) già lo scorso mese di gennaio ha messo nero su bianco lo stato dell’arte. «La peste suina africana è una malattia virale che non si trasmette all’uomo. Quindi non rappresenta un problema di sicurezza alimentare». Tuttavia, ha comunicato l’Associazione «abbiamo stimato un danno da mancate esportazioni di almeno 20 milioni di euro per ogni mese di sospensione del nostro export».
Il Decreto Legge
Approvato in Consiglio dei Ministri il Decreto Legge che «prevede misure urgenti per arrestare la diffusione» del virus. La proposta è arrivata dal premier Mario Draghi e dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Stefano Patuanelli.
I contenuti
Il testo di contrasto e prevenzione della diffusione della Peste suina africana in Italia, si concentra su alcuni punti essenziali:
- «le Regioni avranno il compito di redigere un Piano regionale di interventi urgenti per la gestione, il controllo e l’eradicazione (eliminazione, ndr) negli animali infetti»;
- nomina di un «Commissario straordinario per coordinare le azioni di prevenzione»;
- il Commissario inoltre «verifica la regolarità dell’abbattimento e distruzione degli animali infetti e dello smaltimento delle carcasse di suini, nonché le procedure di disinfezione svolte sotto il controllo della ASL competente».
Come per la Xilella che negli anni scorsi ha interessato soprattutto gli uliveti del Salento ed è stata arginata mediante l’abbattimento delle piante colpite dal batterio killer, anche per i suini infetti non c’è altra soluzione. Il tutto per contenere le ripercussioni economiche visto che si calcolano danni per circa 20 milioni di euro al mese dalla peste suina in Italia.