Presto i contribuenti potranno vedere nel cassetto fiscale personale il loro 730/2023 nella versione precompilata. Inizialmente solo per presa visione, in seguito invece anche per correzioni, integrazioni, controllo e invio. In termini pratici, sta per partire la stagione della dichiarazione dei redditi 2023.
Si tratta nello specifico della dichiarazione dei redditi relativa all’anno di imposta 2022. L’adempimento, perché di questo si tratta, riguarda tutti, dai lavoratori dipendenti ai lavoratori autonomi, dai pensionati ai disoccupati recenti. Proprio questi ultimi sono i contribuenti interessati dal nostro focus odierno. Perché anche il disoccupato di oggi potrebbe trovare conveniente presentare il modello 730.
Dall’Agenzia delle Entrate soldi ai disoccupati tramite la dichiarazione che dal 2 maggio è visibile nel cassetto fiscale
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Partendo dal punto cardine della dichiarazione dei redditi, cioè il pagamento delle tasse, c’è chi deve presentare la dichiarazione per ricevere le tasse indietro. Quindi, in questo caso l’adempimento diventa a vantaggio dei contribuenti che hanno pagato troppe tasse nel 2022, o che hanno molte detrazioni e deduzioni da recuperare. Tutti coloro che hanno prodotto redditi nel 2022 in misura superiore a 8.174 euro, sono obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi.
Infatti la soglia di 8.174 euro è quella della cosiddetta no tax area. Sotto quella soglia un soggetto non è tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi. Ma come anticipato, spesso anche per chi sarebbe esonerato, nel caso in cui debba ricevere un rimborso fiscale per le detrazioni e per le spese sostenute l’anno precedente, la presentazione del modello 730 potrebbe essere favorevole. Ed anche il disoccupato di cui parliamo oggi può presentare la dichiarazione dei redditi pur non avendo più un sostituto d’imposta come lo aveva nel 2022 quando ha prodotto il reddito.
Il ruolo del sostituto di imposta
Per sostituto di imposta si fa riferimento al soggetto, datore di lavoro per i dipendenti o l’INPS per i pensionati, che mese dopo mese effettua le trattenute IRPEF su stipendi e trattamenti previdenziali. E sempre il sostituto di imposta il soggetto deputato ad effettuare i conguagli, a dicembre di ogni anno o dopo la presentazione della dichiarazione dei redditi dei contribuenti interessati. Come ha confermato già l’Agenzia delle Entrate, dal 2 maggio prossimo tutti i contribuenti italiani avranno a disposizione nei loro cassetti fiscali digitali, la loro dichiarazione dei redditi precompilata. Collegandosi all’area riservata del Fisco, autenticandosi con SPID, CIE o CNS, i contribuenti potranno visionare la dichiarazione. Dall’11 maggio invece la stessa potrà essere inviata, corretta o confermata che sia.
Il disoccupato potrà così presentare la sua dichiarazione dei redditi. Ma al contrario della generalità dei lavoratori o dei pensionati, cui viene consigliato di inviarla entro il 31 maggio 2023 per poter ricevere subito un rimborso da parte dell’Agenzia delle Entrate, magari in busta paga il mese di luglio o agosto, per il disoccupato nessuna fretta. Infatti non avendo più il sostituto di imposta, perché senza lavoro, il disoccupato dovrà risolvere la partita fiscale del 2022 direttamente con l’Agenzia delle Entrate.
Ed il rimborso arriverà a dicembre se il disoccupato indica un IBAN dove riceve dei soldi. In assenza dei dati del conto corrente del contribuente interessato, il rimborso potrebbe slittare al mese di marzo dell’anno successivo. Infatti il disoccupato non avendo sostituito l’imposta deve presentare il 730 senza sostituto. Bisogna barrare la casella nei fondi Speed della dichiarazione indicandoti fatto l’agenzia delle entrate come soggetto adibito ad effettuare i conguagli IRPEF. Dall’Agenzia delle Entrate soldi ai disoccupati solo completando la giusta procedura del 730/2023 senza sostituto.