Dalla proroga rottamazione ter alla pace fiscale il passo è breve

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Meno imposte da pagare con la tassa piatta. Ma anche la pace fiscale per chi proprio le cartelle esattoriali non riesce a pagarle. Sono questi, in estrema sintesi, alcuni dei capisaldi del programma elettorale del centrodestra, in vista delle elezioni politiche di settembre, per quel che riguarda le imposte.

In particolare, sulla flat tax Fdi, la Lega e Forza Italia propongono ricette diverse. Ma tutte convergono sostanzialmente verso un unico obiettivo: quello della riduzione della pressione fiscale nel nostro Paese.

Anzi, il leader di Forza Italia Berlusconi, con la sua proposta di flat tax al 23% per tutti, famiglie e imprese, è pronto a liberare i cittadini dall’oppressione fiscale. Sebbene in tal caso a saltare sarebbe il principio della progressività fiscale. Ovverosia, quello per cui chi ha di più deve versare più tasse a beneficio della collettività.

Dalla proroga rottamazione ter alla pace fiscale il passo è breve

Per quel che riguarda le misure di pace fiscale, inoltre, ricordiamo che, per i contribuenti che sono attualmente in regola con i pagamenti e con le scadenze previste, è ancora attiva la rottamazione ter. In ordine di tempo, con i giorni di tolleranza, l’ultima scadenza è stata quella dello scorso 8 agosto del 2022.

Con i contribuenti che, per la rottamazione ter, saranno ora chiamati a versare nei termini le rate che scadranno o che sono già scadute nel corrente anno. Detto questo, dalla proroga rottamazione ter alla pace fiscale il passo potrebbe essere davvero breve. Soprattutto nel caso in cui il prossimo Governo italiano dovesse essere condotto dai partiti di centrodestra. E questo considerando il fatto che, per partiti come la Lega, la pace fiscale a favore di contribuenti come gli artigiani ed i commercianti, ma anche le piccole Partita IVA in difficoltà, è in tutto e per tutto un cavallo di battaglia.

Perché la pace fiscale non è un condono e quali sono i vantaggi

In più, dalla proroga della terza rottamazione alla nuova pace fiscale c’è da precisare che quest’ultima non sarebbe un condono. Ma una misura per cui lo Stato sulle cartelle esattoriali rinuncia ad applicare le sanzioni e gli interessi. Che nel tempo fanno lievitare gli importi a dismisura a carico dei contribuenti. E nello stesso tempo per pagare con la pace fiscale vengono concessi piani di dilazione anche a lungo termine. Proprio perché il cittadino o l’impresa non dispone della liquidità necessaria. Per poter pagare in un’unica soluzione.

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