Dal Reddito di Cittadinanza all’Assegno di Inclusione, ecco come prendere oltre 3.000 euro in più di prima

Come prendere oltre 3.000 euro-Foto da pixabay.com

Dal primo gennaio 2024 al posto del Reddito di Cittadinanza le famiglie dovranno richiedere l’Assegno di Inclusione. Naturalmente parliamo di quelle famiglie che hanno il diritto a prendere il Reddito di Cittadinanza fino a fine anno. Perché per le famiglie che lo hanno già perso, c’è il Supporto alla Formazione e al Lavoro, nuova misura anche questa, ma destinata a chi per condizione, deve essere collocato al lavoro. Dal Reddito di Cittadinanza all’Assegno di Inclusione,  come prendere oltre 3.000 euro in più?

Procediamo.

La distinzione tra famiglie composte solo da soggetti tra i 18 ed i 59 anni e senza disabilità all’interno, e famiglie che invece hanno minori, invalidi, disabili o soggetti presi in carico dai servizi sociali o con carichi di cura, la fa da padrona per il post Reddito di Cittadinanza. Le nuove misure limitano la platea dei beneficiari. Ma dal punto di vista degli importi, in molti casi andrà meglio per i beneficiari. Lo ha confermato anche l’INPS nel consueto rapporto annuale che ha da poco presentato alla Camera dei Deputati a Montecitorio.

Dal Reddito di Cittadinanza all’Assegno di Inclusione, ecco come prendere oltre 3.000 euro in più di prima

Il Reddito di Cittadinanza vale 500 euro massimo di integrazione al reddito con l’aggiunta di 280 euro di componente per l’affitto imputato. L’importo del sussidio, con l’Assegno di inclusione resta immutato. Era in totale di 780 euro e resta tale anche con la nuova misura.

Per gli over 67 anche, perché era da 630 euro come componente reddituale e 150 euro come contributo per chi viveva in affitto e così resterà nel nuovo strumento. Per il Sostegno alla Formazione e al Lavoro invece, importo fisso di 350 euro al mese, ma a componente. Tornando al RDC e all’ADI invece, gli importi variano e salgono in base al numero dei componenti la famiglia, alla loro età e alla loro condizione di eventuale disabilità. Ed è qui che si registrano le differenze tra le due misure. Che daranno vantaggio ai beneficiari nel passaggio dalla precedente alla nuova misura.

Come si calcolano le due misure con le scale di equivalenza

Dal Reddito di Cittadinanza all’Assegno di Inclusione, ecco cosa fare per avere soldi. Il meccanismo con cui vengono calcolate queste misure si basano su delle scale di equivalenza. Si parte sempre da uno come scala di equivalenza per un singolo. Per il Reddito di Cittadinanza, che erogava il sussidio anche a famiglie composte tutte da figli maggiorenni (cosa che con l’ADI non accadrà), il sistema era il seguente:

  • 1 adulto, scala 1 RDC massimo 6.000 euro (al netto eventualmente della componente dell’affitto imputato);
  • 1 adulto e 1 minore, scala 1,2 e importo massimo di 7.200,00 euro;
  • 2 adulti, scala 1,4 e importo massimo di 8.400,00 euro;
  • 2 adulti e 1 minore, scala 1,6 e importo massimo 9.600,00 euro;
  • 2 adulti e 2 minori, scala 1,8 e importo 10.800,00 euro;
  • 2 adulti e 3 minori scala 2 e importo di 12.000,00 euro;
  • 3 adulti e 2 minori, scala 2,1 e importo massimo di 12.600,00 euro;
  • 4 adulti scala 2,1 e importo massimo di 12.600,00 euro;
  • 4 adulti di cui uno invalido grave, scala 2,2 e importo massimo 13.200,00 euro.

Per l’Assegno di inclusione invece abbiamo:

  • 1 adulto, scala 1 ADI massimo 6.000 euro (al netto eventualmente della componente dell’affitto imputato);
  • 1 adulto e 1 minore, scala 1,15 e importo massimo di 6.900 euro;
  • 2 adulti over 60, scala 1,4 e importo massimo di 8.400,00 euro;
  • 2 adulti e 1 minore, scala 1,55 e importo massimo 9.300,00 euro;
  • 2 adulti e 2 minori, scala 1,70 e importo 10.200,00 euro;
  • 2 adulti e 3 minori scala 1,80 e importo di 10.800,00 euro;
  • 3 adulti e 2 minori, scala 2,1 e importo massimo di 12.600,00 euro;
  • 4 adulti over 60 scala 2,2 e importo massimo di 13.200,00 euro;
  • 4 adulti di cui uno invalido grave, scala 2,3 e importo massimo 13.800,00 euro.

Ecco le differenze da tenere in considerazione

Dal momento che parliamo anche di famiglie con figli, inevitabile non collegare alle due misure anche l’Assegno Unico e Universale sui figli sotto i 21 anni di età. La misura infatti spettava anche ai percettori del Reddito di Cittadinanza. Il beneficio complessivo dell’Assegno Unico però, per i titolari di RDC viene determinato sottraendo dall’importo spettante, la quota di RDC relativa ai figli.

Per l’Assegno di inclusione invece compatibilità totale con l’Assegno Unico. Il meccanismo di calcolo è semplice. Prendiamo una famiglia composta da 2 adulti ed un minore. Con il RDC prendono 800 euro totali, di cui 100 euro per via del figlio minore. L’Assegno Unico vale 189 euro circa al mese a figlio per le famiglie con ISEE fino a 15.000. Per questa famiglia invece, l’Assegno Unico percepito è stato di 89 euro (189 meno i 100 euro del RDC sul figlio).

Con l’ADI invece prenderanno l’intero Assegno Unico, cioè 100 euro in più al mese e 1.200 euro all’anno. Questa famiglia tra Assegno Unico e RDC prendeva in tutto 10.668 euro, mentre tra ADI e Assegno Unico prenderà 11.568 euro. Sono 900 euro in più. Tra assegno unico ed eventuali condizioni di disabilità del figlio minore, il vantaggio può arrivare anche a superare i 3.000 euro tra la vecchia e la nuova misura.

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