Finito il tempo delle presentazioni e delle sottoscrizioni, per il neo BTP Valore 2028 è tempo di macinare interessi. Quest’ultimi sono fissi e crescenti come comunicato dal MEF. Ora, in particolare, dal 10 ottobre chi può comprare e vendere il nuovo BTP Valore 2028 e a che prezzi? E perché cambia il codice ISIN del titolo?
Vediamo di sciogliere alcuni dubbi riguardanti lo specifico funzionamento di questo prodotto d’investimento sul reddito fisso.
Quali sono le principali caratteristiche del BTP Valore 2028?
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Illustriamo in breve gli elementi chiave della nuova obbligazione di Stato.
La struttura degli interessi è del tipo step-up, cioè fissa e crescente. Il BTP ha due tassi nominali annui, distinti per i due step di riferimento. Nel triennio iniziale il bond paga il 4,10% lordo annuo, che sale al 4,50% nel biennio successivo.
L’altra caratteristica è che il bond stacca cedole ogni 3 mesi, un’anteprima assoluta su questo fronte. Se i BOT ne sono privi e i BTP ordinari la staccano ogni semestre, per il BTP Valore 2028 l’appuntamento è per ogni 91,25 giorni circa. Al riguardo abbiamo visto quali saranno le future date di stacco cedola e quanti soldi arriveranno su un ipotetico investimento di 25mila €.
Infine, ecco il premio fedeltà, che a dire il vero non è più una novità assoluta, anzi. Sono ormai diverse le emissioni di BTP “speciali” che pagano questo extra rendimento finale. Lo scopo è quello di invogliare i sottoscrittori a tenere il titolo in portafoglio fino a scadenza.
Vendere e comprare il bond prima della scadenza: come e quando?
Dal 10 ottobre chi può comprare e vendere il nuovo BTP Valore 2028 e a che prezzi? Già, perché a partire dal 10 ottobre 2023 il neo bond è quotato sul MOT, il Mercato Telematico delle Obbligazioni gestito da Borsa Italiana. In pratica da ieri chiunque può acquistare o vendere il titolo al pari degli altri strumenti finanziari liberamente scambiati. Tuttavia, questa libertà operativa comporta delle conseguenze sia per chi compra che per chi vende. Sintetizziamole.
La prima è che in entrambi i casi si pagano le commissioni di compravendita alla banca presso cui abbiamo aperto il conto titoli. Esse dipendono dalle specifiche condizioni commerciali previste dall’intermediario di turno.
La seconda attiene al premio fedeltà finale: a chi verrà corrisposto, a chi vende o a chi acquista il bond? La risposta purtroppo è amara: a nessuno dei due. Il premio fedeltà dello 0,50% lordo (0,4375% netto) verrà corrisposto il 10 ottobre 2028 solo a chi avrà acquistato il titolo in collocamento e mai rivenduto prima di quella data.
Tant’è che il BTP Valore 2028 ha due codici ISIN, uno ‘speciale’ e uno ‘ordinario’. Il primo (ISIN: IT0005565392) è quello assegnato a tutti i bond acquistati in fase di collocamento, cioè dal 2 al 6 ottobre. Il codice ‘speciale’ verrà sostituito da quello regolare (ISIN: IT0005565400) solo e se all’atto dell’eventuale vendita anticipata del bond sul secondario. In tal modo a scadenza il Tesoro riconoscerà facilmente chi avrà tenuto il bond fino alla fine (e quindi da ‘da premiare’) da tutti gli altri titolari del titolo che non riceveranno niente.
Il premio, infine, è calcolato sull’importo nominale sottoscritto la settimana scorsa.
Dal 10 ottobre chi può comprare e vendere il nuovo BTP Valore 2028 e a che prezzi? E perché cambia il codice ISIN del titolo?
Infine rispondiamo a due delle domande più classiche del piccolo risparmiatore. Primo, a chi vendere il titolo, secondo, a quale prezzo.
In un certo senso le due risposte sono abbastanza accomunate. Tanto nel primo quanto nel secondo caso, infatti, lo scambio avviene sul mercato ai prezzi vigenti chiesti/offerti al momento della compravendita.
Una volta aperto il book relativo al BTP Valore 2028 s’inseriscono prezzo (bid o ask a seconda dei casi) e quantità e si lancia l’ordine al mercato. Se dall’altra parte vi saranno prezzi e quantità corrispondenti alla nostra richiesta allora la transazione si completa e i titoli passano di mano. Ad esempio ieri, primo giorno di contrattazioni, il prezzo del titolo ha spaziato tra i 99,84 e i 100,10 centesimi.
È un ‘semplice’ mercato, quindi, ossia un luogo virtuale dove acquirenti e venditori si scambiano un bene (il BTP) dietro il pagamento di prezzo fissato tra le parti.