Ormai da diversi anni, gli investitori italiani hanno scoperto il fascino dei diamanti. O meglio, le banche del nostro Paese sono diventate promotrici di investimenti in diamanti. I risparmiatori, disorientati da rendimenti obbligazionari ai minimi e dalle montagne russe della Borsa hanno accolto entusiasticamente proposte ricevute allo sportello. Il fascino del lusso inarrivabile, il senso di sicurezza di un bene senza tempo hanno fatto il resto. Così migliaia di risparmiatori hanno acquistato e messo in cassaforte i loro preziosissimi minerali. Sarà stato un buon investimento? Quindi, dai diamanti non nasce niente? Meglio stare attenti a seguire certi consigli.
Un bene rifugio poco liquido
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Dai diamanti non nasce niente? Le argomentazioni di vendita sono varie e, a giudicare dal successo commerciale raggiunto, anche piuttosto convincenti. I risparmiatori hanno visto nel diamante un bene rifugio, un investimento che non segue l’andamento di Borse, mercati ed inflazione. In grado quindi, di mettere al sicuro i soldi dei risparmiatori. I diamanti sono anche molto comodi da conservare: un pezzo di pochissimi grammi può valere migliaia di euro. Inoltre, sono un bene fisico, da toccare ed eventualmente indossare. Da molti considerato più comprensibile e confortante di un grafico o un estratto conto. Una volta acquistati però, nasce il problema di rivenderli: senza un compratore infatti, i guadagni rimangono solo sulla carta. Vendere un diamante non è certo semplice come liquidare un BOT con un click.
Dai diamanti non nasce niente? Meglio stare attenti a seguire certi consigli
Un ulteriore aspetto di fondamentale importanza è dato dalle valutazioni. Se azioni e obbligazioni sono costantemente valutate dai mercati, il prezzo dei diamanti dipende da contrattazioni private. Proprio le valutazioni fatte ai clienti sono state contestate dalla Procura di Milano che ha fatto luce su un mercato con molte ombre. In particolare, su due delle maggiori società partner delle principali banche italiane nella vendita di diamanti ai risparmiatori. A seguito dell’inchiesta penale, la Guardia di Finanza ha sequestrato beni per otre 700 milioni di euro. L’accusa della Procura è semplice: società e banche avrebbero gonfiato i prezzi di vendita ai privati. Insomma, senza una conoscenza specifica dai diamanti non nasce niente, meglio stare attenti e seguire certi consigli.
Come acquistare diamanti
Chi volesse davvero diversificare i propri investimenti acquistando beni preziosi dovrà necessariamente farsi seguire da un esperto di fiducia. La valutazione di un diamante infatti, si basa su una valutazione accurata di quattro aspetti: taglio, purezza, colore e carati. Insomma, materia per addetti ai lavori. E’ comunque fondamentale richiedere una certificazione ufficiale che garantisca le caratteristiche del diamante. Possiamo anche investire nel settore utilizzando uno strumento a replica passiva come un ETF.