Fare pulizia in garage o nel ripostiglio e trovare i nostri cari dischi in vinile. I più giovani forse nemmeno sanno di cosa si parla, abituati come sono a CD, DVD, download e pennette USB. Ascoltare la musica oggi è diverso da come si faceva una volta. Con il caro giradischi e con i cari 45 giri. Molti non sanno che sui dischi in vinile c’è possibilità di fare soldi. Perché ci sono pezzi rari e magari chi li trova in casa non sa nemmeno il loro reale valore.
A volte si tratta di autentiche rarità, che fanno gola a collezionisti disposti a pagare fior di quattrini per ottenerle. Oggi vedremo di dare un nome ad album e dischi che potrebbero davvero rappresentare una fortuna (inconsapevole) per chi li ha stipati in casa, inutilizzati e pieni di polvere.
Dai Beatles ai Rolling Stones, hai questi dischi in casa? potresti fare soldi a palate
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Alzi la mano chi oggi utilizza ancora i dischi in vinile per ascoltare la musica. Si tratta di oggetti che molti hanno ancora in casa e che sono stipati solo per ricordo, pensando ai tempi della gioventù e della spensieratezza. Chi è disposto a disfarsene farebbe bene a pensare a strade diverse dal regalarli ad un amico o a buttarli nell’isola ecologica. Esistono dischi in vinile rari di grande valore.
Stando a ciò che si legge sul WEB, uno dei dischi in vinile che potrebbe valere una fortuna è dei Pink Floyd. Precisamente è “The Dark Side of the Moon’ del 1973. La prima stampa britannica dell’album è molto ricercata dai collezionisti di mezzo Mondo. Basti pensare che anni fa (era il 2014), una copia fu venduta a 3.000 dollari americani. Il primo album dei Beatles del 1963, intitolato “Please Please Me”, sempre in prima copia inglese fu venduto a 9.000 dollari. Ma sempre dei Beatles anche “The White Album” del 1968 è preziosissimo. Naturalmente si parla di copie originali e in buono stato di conservazione, copertina compresa.
Ecco perché alcuni valgono tanto
Come sempre quando si parla di pezzi da collezione, più è raro un oggetto più vale. Ed è così anche per i dischi in vinile. E non si può che parlare di rarità per quello che rappresenta il disco che ha fatto guadagnare di più per la sua cessione. Si tratta di “Thar’ll Be The Day” dei “The Quarryman”. A dire il vero questo più che un disco era una demo, perché i The Quarryman era il nome iniziale proprio dei Beatles.
Il disco è stato registrato in sole 3 copie e fu bancato nel 2019 a 200.000 dollari. Meno raro e meno di valore, ma più facile da trovare nella propria collezione o in una scatola in soffitta è “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band” dei 4 di Liverpool. la versione giapponese dell’album, che ha una stampa ed una copertina diversa da quella inglese, nel 2013 ha superato i 13.000 dollari di vendita. Anche la prima stampa del singolo con cui Elvis Presley iniziò la sua carriera, cioè con “That’s All Right”, vale una fortuna per chi lo ha.
Da Beatles ai Rolling Stones, quando un disco vale una autentica fortuna
Dal 1958 di Elvis al 1963 di un’altra icona della musica, cioè Bob Dylan. Hai una copia di “The Freewheelin”? Se è originale ed in buono stato, solo perché contiene “Blowin’ in the Wind” e “A Hard Rain’s A-Gonna Fall”, vale una fortuna. Una copia fu venduta a 35.000 dollari nel 2015. Anche “Sticky Fingers” del 1971, album dei Rolling Stones vale tanto. Parliamo della versione del disco con la copertina composta dalla famosa zip funzionante. E sempre per il gruppo di Mick Jagger c’è un’altro disco che vale tanto. Perché rivoluzionario oltre che come musica, anche come concetto. La copertina in 3D per un disco del 1967 era rivoluzionaria. Chi ha questo disco con questa copertina che necessita di occhiali speciali per essere apprezzata, può ritenersi fortunato. Una copia nel 2015 fu ceduta per 9.000 dollari.