Da visitare almeno una volta nella vita questa città gioiello del Medioevo italiano per vedere la festa folle che si svolge in primavera

Gubbio

Il nostro Paese è un tesoro che custodisce meraviglie sorprendenti. Spesso nemmeno noi ce ne rendiamo conto. La cosa più interessante è che questi patrimoni spesso si sedimentano nel tempo, arricchendosi a vicenda. Ad esempio, di recente abbiamo visto come nel cuore di Roma ci sia un quartiere liberty e sconvolgente poco conosciuto e che garantisce delle visioni quasi fiabesche.

Tra i tesori che ci possiamo gustare in Italia, c’è anche quello delle feste e delle celebrazioni. Alcune di queste sono forse meno note di quanto meriterebbero. Così oggi ci spostiamo nel cuore verde d’Italia, l’Umbria, per scoprire la folle Festa dei Ceri di Gubbio. Così è da visitare almeno una volta nella vita tale cittadina. Ma vediamo quando si svolge questa celebrazione unica e di cosa si tratta.

La città

Gubbio è una splendida cittadina nella provincia di Perugia. Anche se affonda le origini al tempo del popolo Umbro, è uno degli esempi meglio conservati di città medievale italiana. I palazzi adagiati sulle colline parlano di una storia rispettata e ben conservata. Ogni anno, il 15 di maggio, si celebra una delle più antiche manifestazioni folcloristiche d’Italia, la cosiddetta Festa dei Ceri.

I Ceri sono giganteschi manufatti di legno, alti circa 4 metri e pesanti circa 3 quintali, che rappresentano sulla sommità 3 santi (Sant’Ubaldo, San Giorgio e Sant’Antonio). Questi rappresentano le tre componenti in cui si divide la città. Alzati e portati a spalla tramite maniglie e una grande barella, vengono letteralmente fatti correre per tutta la città.

Queste immense strutture vengono trasportate contemporaneamente da circa 20 persone. Queste corrono trasportando il Cero per un tragitto variabile. Alla fine del loro tragitto consegnano il Cero al gruppo di ceraioli successivi, cercando di mantenere la velocità immutata. Questa corsa spettacolare si muove per le strade del centro storico nella prima parte.

Poi esce dalle mura medievali e prosegue sulle strade polverose e ripide che salgono sul Monte Ingino. Superano dunque un dislivello di centinaia di metri. L’obiettivo finale è raggiungere la Basilica di Sant’Ubaldo per rendere omaggio al santo, simbolo di Gubbio. L’appartenenza all’uno o all’altro Cero è teoricamente libera, ma si trasmette di fatto per appartenenza familiare. Rappresenterebbe per molti eugubini un fatto fondante la propria identità sociale.

Da visitare almeno una volta nella vita questa città gioiello del Medioevo italiano per vedere la festa folle che si svolge in primavera

Per chiunque assista alla festa, si consigliano attenzione e rispetto. Infatti, non bisogna in alcun modo costituire un ostacolo al passaggio di queste giganti strutture di legno. Una eventuale caduta può causare serio pericolo anche per l’incolumità delle persone. Inoltre, il corretto svolgimento della stessa rappresenta il fine dell’attenzione e dell’impegno di molte persone per vari mesi all’anno.

Assistere alla corsa, però, può essere motivo per visitare una città splendida circondata dalla natura e dal verde. Peraltro, Gubbio è famosa per l’albero di Natale più grande del Mondo. Inoltre, può costituire una base di partenza per visitare anche varie altre splendide città di Umbria e Marche. Tra queste, due che non distano più di 45 minuti in auto, cioè Perugia e Urbino.

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