L’Italia si prepara alla ripartenza e ha acceso i motori. Le vaccinazioni avanzano, il primo bonifico da parte dell’UE è arrivato e i contributi a fondo perduto per alcune categoria continuano a essere erogati. Ma c’è una novità: da settembre in arrivo 5 milioni di contributi a fondo perduto per queste categorie. Così il Mise, Ministero dello sviluppo economico, interviene a favore di alcuni settori colpiti dalla pandemia. Il macro settore di interesse è quello della moda e nello specifico quello del tessile, degli accessori, delle calzature e della pelletteria.
La moda riparte a tutto tondo
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Se da una parte il 22 settembre sarà possibile fare domanda per ricevere i contributi a fondo perduto, dall’altra è il mese della fashion week. E sembra proprio che questa volta nessuno voglia perdersela. Infatti, dal calendario provvisorio emergono ben 42 sfilate in presenza. E tra le novità più attese ci sarà lo show di Roberto Cavalli con la nuova direzione creativa di Fausto Puglisi. L’esordio del ready to wear donna di Fendi, disegnato da Kim Jones. E la prima fisica di Prada nell’epoca Prada-Simons. Grande ritorno per Moncler e Boss.
La moda, quindi, senza alcun dubbio è pronta a ripartire. Nonostante le perdite in Borsa dei grandi titoli del lusso dovuta alla stretta sui super ricchi in Cina portata avanti dal Governo di Pechino.
Da settembre in arrivo 5 milioni di contributi a fondo perduto per queste categorie
Come abbiamo accennato in precedenza, il Ministero dello sviluppo economico ha stanziato 5 milioni di euro di contributi a fondo perduto per il settore tessile, degli accessori, delle calzature e della pelletteria. Ma quali sono le aziende che potranno fare richiesta? Ovviamente non tutte potranno accedere a questi fondi, ma solo determinate aziende.
Le factory che dal 22 settembre potranno fare richiesta sono le aziende di piccole dimensioni e nate al massimo da cinque anni. I soldi quindi sono destinati ai giovani talenti e alle aziende emergenti. La misura punta a sostenere l’acquisto e l’installazione di nuovi macchinari, la creazione e l’utilizzo di tessuti innovativi da realizzare negli stabilimenti presenti sul territorio nazionale.
Il Ministro Giorgetti ha firmato, inoltre, il decreto con la lista dei codici Ateco delle attività che hanno diritto a un credito d’imposta del 30% a favore del tessile e della moda, delle calzature e della pelletteria.
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Il cappotto che andrà di moda il prossimo inverno è un bellissimo tuffo nel passato.