La lotta all’evasione fiscale da parte del Governo si fa sempre più intensa. Infatti, insieme alle sanzioni previste per chi chiede pagamenti in contanti senza consentire l’uso di carte di credito e debito, arriva un’altra novità.
Quest’ultima riguarda un’ampia platea di professionisti, in particolare i contribuenti del regime forfettario. Dal primo luglio per molti è divenuto obbligatorio emettere le fatture elettroniche tramite il Sistema di interscambio dell’Agenzia delle Entrate.
In particolare l’obbligo è contenuto nel Decreto PNRR pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 aprile 2022. Pertanto oltre all’obbligo del POS, in mancanza del quale sono previste sanzioni, tantissimi professionisti dovranno adattarsi a questo nuovo sistema. Si dovrà abbandonare il vecchio sistema cartaceo e abituarsi al nuovo digitale.
Il mese di luglio porta pertanto tantissime novità. Infatti oltre a scattare sanzioni pesanti per chi chiede i contanti rifiutando i pagamenti con POS, anche con prepagate, tanti professionisti dovranno necessariamente adattarsi. Soprattutto se non vogliono rischiare sanzioni.
Da settembre fino a 2.000 euro di multa per chi non compila esattamente questo documento
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Questa misura si rende necessaria per restringere ancor di più il campo all’evasione fiscale. Pertanto dal 1° luglio scatta l’obbligo per quasi tutti i lavoratori con regime forfettario.
In particolare l’obbligo riguarda:
a) il regime forfettario;
b) il regime di vantaggio;
c) coloro che hanno esercitato l’opzione ex artt. 1 e 2 della Legge n.398/91 e che nel periodo d’imposta precedente hanno ottenuto proventi fino a 65.000 euro.
Mentre sono esonerati, anche se temporaneamente, ovvero fino al 31 dicembre 2023, i titolari di partita IVA con ricavi e compensi fino a 25.000 euro.
Chi non rispetterà tale obbligo sarà passibile di sanzione. Ma per adesso, per il primo trimestre, il regime sanzionatorio è moderato. In particolare la fattura elettronica potrà essere emessa anche entro la fine del mese successivo a quello in cui si è effettuata l’operazione. Quindi non entro il termine ordinario di 12 giorni.
Tuttavia arriveranno da settembre fino a 2.000 euro di multa per chi non compila esattamente la fattura elettronica, ne omette l’invio o la invia tardivamente. Pertanto dopo il terzo trimestre 2022 dovranno rispettarsi i termini ordinari per non rischiare le sanzioni di cui all’art.6, co.2 del D. Lgs. n.471/97.
In particolare, è prevista la sanzione amministrativa tra il 5 e il 10% dei corrispettivi non documentati o non registrati. Qualora la violazione non incida sulla corretta liquidazione del tributo si applica la sanzione che va da 250 euro fino a 2.000 euro.
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