Da quale animale provengono i wurstel, ecco cosa devi sapere per scegliere 

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Ti sei mai chiesto di quale carne è fatto il wurstel? I wurstel  si possono mangiare così come sono o vanno sempre cotti? Quanti tipi ne esistono? Ecco tutte le risposte.

Per prima cosa occorre chiarire che essendo una parola di origine tedesca la grafia corretta sarebbe würstel ma in Italia è diventato comune chiamarli wurstel senza l’umlaut. Inoltre würstel è il diminutivo di würst che significa salsiccia. In estate i wurstel sono il piatto forte quando si preparano le grigliate in famiglia o con gli amici. Per non parlare di quanto la salsiccia tedesca sia apprezzata come ingrediente dell’insalata di riso o come finger food per l’aperitivo. Scopriamo dunque qualche curiosità su questo alimento così consumato.

Da quale animale provengono i würstel? Ecco la risposta

Nei supermercati italiani possiamo trovare wurstel di suino, di vitello, di pollo e di tacchino o addirittura vegani. I veri wurstel di più lunga tradizione sono i bratwürstel ossia delle salsicce allungate di colore bianco. Si producono con parti nobili di suino macinate in aggiunta a triti di manzo o vitello con spezie (zenzero, noce moscata, maggiorana). Poi l’impasto viene insaccato nel budello naturale. Questo insaccato ha origini antiche e si trova testimonianza scritta già nel 1404.

Ci sono due tipi di bratwürstel che sono protetti dal marchio IGP e sono quelli di Norinberga e della Turingia. Quest’ultimo può pesare anche 150 grammi e deve essere lungo fra i 15 e i 20 cm. Nel corso dei secoli sono stati “inventati” più di 1.500 tipi di bratwürstel, d’altra parte in Germania si mangiano 3 kg di wurstel pro capite all’anno! Chi inoltre pensasse che durante l’Oktoberfest si celebri la birra e la salsiccia teutonica, è in errore. Il Bratwurst Day cade il 16 agosto.

Wurstel crudi fanno male?

I wurstel non andrebbero mai mangiati crudi. Il rischio potrebe essere quello di contrarietà listeriosi, che può causare crisi di vomito, febbre, nausea e può manifestarsi anche dopo molto tempo che  sono state ingerite le carni crude contaminate. La Listeria è infatti un batterio che si elimina con la cottura. In Germania, oltre che alla griglia i bratwürstel vengono cotti in acqua calda. Si mettono in una casseruola colma d’acqua che andrà scaldata spegnendo la fiamma prima dell’ebollizione. I bratwürstel vanno poi lasciati nell’acqua calda per 20 minuti.

Quanti tipi ce ne sono?

A dire il vero i wurstel che più assomigliano ai nostrani dal colore rosaceo sono i Wienerwürst (la salsiccia di Vienna) o i Frankfurter con carne suina macinata finemente e dal gusto affumicato.  Se si va a Monaco di Baviera all’Oktoberfest mangeremo il Weisswurst ossia la salsiccia bianca da 80 grammi cadauna. L’impasto prevede un mix di carne di vitello e maiale con spezie e aromi fra cui cipolla, noce moscata, pepe e prezzemolo e limone. Non sono affumicati ma vengono bolliti e serviti con la senape.

Dall’Alto Adige arrivano invece i Meraner con una ricetta che prevede rigorosamente il 20% di carne bovina e l’62% di suina con l’aggiunta di maggiorana.  In abbinamento non possiamo che consigliare una birra, un ottimo sposalizio si ottiene con la Paulaner Weissbier.

Ti sarai forse chiesto: “da quale animale provengono i wurstel?”

Gli originali bratwürstel, i wurstel per antonomasia sono un mix di carne bovina e suina.

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