Dopo che settimana scorsa avevamo evidenziato come erano 7 anni che l’euro non surclassava così il dollaro in un solo giorno, ci ritroviamo a fare notare come da oltre 13 anni l’euro non vedeva pattern grafici così favorevoli contro il dollaro. In particolare, abbiamo evidenziato 3 pattern che testimoniano l’attuale forza dell’euro contro il dollaro. Andiamo a riassumerli qui di seguito:
- dall’agosto del 2020 che non si vedevano quattro settimane consecutive chiudere sopra il prezzo di apertura;
- un rialzo settimanale così importante non si vedeva dal marzo 2020;
- dall’ottobre del 2010 che non si vedevano 20 sedute consecutive con un rialzo così importante;
- era dall’aprile del 2009 non si vedeva un guadagno così importante in due sedute consecutive.
Ma come si spiega la ritrovata forza dell’euro, o la debolezza del dollaro?
Gli investitori si sono riversati sugli asset più rischiosi dopo che una lettura più bassa dell’inflazione statunitense ha contribuito a mitigare le aspettative di un rapido rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve.
Da oltre 13 anni l’euro non vedeva pattern grafici così favorevoli contro il dollaro: le indicazioni dell’analisi grafica
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L’11 novembre la chiusura del cambio euro dollaro (FXEURUSD) è stata a 1,0345, in rialzo dell’1,50% rispetto alla seduta precedente. La settimana, invece, si è conclusa con un rialzo dello 3,84%.
L’occorrenza di pattern grafici così rari ha per forza di cose messo le all’euro che è impostato al rialzo contro il dollaro. In particolare, la rottura della resistenza in area 1,0191 (I obiettivo di prezzo) ha aperto le porte al raggiungimento dell’obiettivo successivo in area 1,0652 (II obiettivo di prezzo). La massima estensione rialzista, invece, potrebbe andare a collocarsi in area 1,1113 (III obiettivo di prezzo). Una forte conferma dell’impostazione rialzista potrebbe arrivare dalla rottura della resistenza intermedia in area 1,0367. Questo livello, infatti, nelle settimane scorse ha frenato l’ascesa dell’euro.
Solo una chiusura giornaliera inferiore a 1,0191 potrebbe fare invertire al ribasso la tendenza in corso.
Nulla da aggiungere a quanto scritto nelle settimane precedenti quando avevamo evidenziato come la tendenza in corso sull’euro dollaro fosse girata al rialzo.
Grazie al forte recupero, le quotazioni hanno recuperato sul filo di lana il supporto in area 0,9953. Nulla, quindi, cambia rispetto a settimana scorsa con il cambio impostato al rialzo e che punta al II obiettivo di prezzo in area 1,0370. La massima estensione rialzista si potrebbe andare a collocare in area 1,0787.