Da oggi questi lavoratori con reddito fino a 63.095 euro possono chiedere alla propria Regione il premio a fondo perduto di 2.000 euro

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Lo scorso 5 maggio è arrivata la determinazione n. G05411 della Regione Lazio a stanziare contributi premiali a specifiche categorie di lavoratori. Il riferimento è ai ricercatori e agli assegnisti di ricerca e mira a potenziare tale ambito di attività regionale. Si tratta del bando “Fare Ricerca” che incoraggia e incentiva questa fascia di lavoratori con un contributo economico.

La Regione Lazio ha stanziato al riguardo 10 milioni di euro l’anno per una durata di 7 (Programma Regionale FSE 2021–2027), per un totale di 70 milioni di euro. Vediamo chi può inoltrare la domanda da oggi, lunedì 16 maggio (attenzione perché oggi parte anche l’Ecobonus fino a 5mila euro).

Da oggi questi lavoratori con reddito fino a 63.095 euro possono chiedere alla propria Regione il premio a fondo perduto di 2.000 euro

Come anticipato, l’obiettivo del bando è di premiare la ricerca quale settore strategico della Regione (e non solo). Inoltre mira a contrastare la c.d. fuga dei cervelli, ed anzi prova a incentivare la permanenza delle competenze sul territorio laziale. La misura si snoda su alcuni punti chiave così sintetizzabili:

  • maggiori pubblicazioni di qualità. Cioè il bando individua (anche) nel lavoro di pubblicazione un indicatore del valore aggiunto del ricercatore;
  • prima le donne, giacché prevede una riserva del 50% delle risorse in favore delle ricercatrici. Sempre in tema di risorse per le donne, a maggio arriva dal MISE un fiume di soldi (cfp e a tasso agevolato) per le disoccupate e/o imprenditrici;
  • nessuno escluso, giacché il bando si rivolge a professionisti di qualunque estrazione (Università, Organismi, Enti di ricerca, etc.) statali e privati. Oltre alla cittadinanza italiana (o altro Stato membro UE o extra-UE e con permesso di soggiorno) occorre lavorare e risiedere (o essere domiciliati) nel Lazio. Inoltre il reddito da lavoro annuo lordo deve essere inferiore a 63.095 euro negli ultimi 3 anni (2021, 2020 e 2019);
  • individua 3 criteri di assegnazione del contributo. In pratica il richiedente deve selezionare, in fase di domanda, uno/due dei 3 criteri tra quelli previsti. Ossia il criterio bibliometrico, la valutazione ANVUR, il blind per review;
  • eroga 2mila euro di contributo annuo forfettario per singolo vincitore. Ai ricercatori con contratto superiore a 12 mesi è chiesta la pubblicazione, nei 24 mesi antecedenti la data della domanda, di almeno 2 lavori di valenza scientifica. La pubblicazione deve essere avvenuta su riviste Open Access a pagamento o su riviste in abbonamento per le quali non è previsto un pagamento o per le monografie. Ai professionisti con contratto inferiore ai 12 mesi serve invece la pubblicazione di 1 lavoro negli ultimi 12 mesi.

I documenti da allegare per chiedere il premio a fondo perduto di 2mila euro

Dunque, da oggi questi lavoratori con reddito fino a 63.095 euro potranno inoltrare le domande alla Regione. Esse saranno soddisfatte al rispetto dei requisiti e sino ad esaurimento del plafond disponibile. Le istanze vanno inoltrate online attraverso la procedura telematica indicata al punto 6) dell’avviso pubblico, previa registrazione.

All’istanza andrà allegata copia del proprio documento d’identità, il CUD in formato PDF degli ultimi 3 anni, copia in PDF dei lavori scientifici indicati nell’istanza. Serve invece un’opportuna copia della documentazione nel caso di opzione per il criterio “blind per review”. Infine vanno allegati gli Allegati B (richiesta erogazione contributo ricercatori) e C (modulo acquisizione dati).

In chiusura invitiamo i Lettori interessati alla misura a visionare integralmente tutti gli allegati presenti sulla pagina dell’avviso della Regione Lazio.

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