Questo ingrediente culinario, dall’odore inconfondibile, ha un sapore unico e ricercato.
Il tartufo è ricavato dai funghi. Alcune specie sono estremamente pregiate, ricercate e costose. Altre sono considerate invece di poco pregio, altre addirittura tossiche.
Questo frutto della terra, conosciuto sin da tempi antichissimi è assolutamente spontaneo. L’inesistenza di tecniche di coltivazione pertanto, rende la disponibilità del
prodotto limitata.
Partendo dalle specie più pregiate, il podio spetta sicuramente al tartufo bianco. Quello d’Alba è considerato il tartufo per antonomasia. Trattasi di una varietà di tartufo bianco tipica del Piemonte, ed è il più prezioso sia dal punto di vista gastronomico che economico.
Mentre il tartufo bianco deve necessariamente essere consumato crudo, quello nero, meno pregiato ma comunque costoso, può essere conservato. Tutto questo è possibile con una semplice ricetta.
Da oggi con questo metodo tutti potranno mangiare il tartufo tutto l’anno
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Con l’ausilio di uno spazzolino da denti, bisogna prima di tutto spazzolare, ad uno ad uno i tartufi, passandoli sotto un filo di acqua fredda.
In tal modo si va ad eliminare il terriccio, che inevitabilmente è attaccato al tartufo.
Fatto questo passaggio preliminare, con un coltellino appuntito, va decorticato facendo attenzione a non eliminare la polpa.
Non dimentichiamo infatti che parliamo di un prodotto tanto pregiato che dunque non va assolutamente sprecato!
Successivamente con l’ausilio di una grattugia, si va a grattugiare e lo si tiene da parte in una ciotola.
A questo punto ecco come procedere.
In una padella si mette l’olio, un aglio precedentemente sminuzzato in piccoli pezzettini e una acciuga (per ogni chilo di tartufo).
Appena riscaldato l’olio, facendo attenzione a non farlo soffriggere, si versa il tartufo precedentemente grattugiato.
Si lascia riscaldare per pochissimi minuti e facendo attenzione a non farlo stare troppo, altrimenti il tartufo perde in profumazione e gusto.
Spegnere quindi i fornelli e lasciare raffreddare.
In tal modo il tartufo non viene assolutamente cotto ma semplicemente unito al fondo (olio, acciuga e aglio) precedentemente preparato.
Il composto così ottenuto, dal profumo inebriante e dal gusto unico, lo si mette in un barattolo di vetro, si aggiunge l’olio di oliva sino a coprire il tutto e si congela.
Così preparato, da oggi con questo metodo tutti potranno mangiare il tartufo tutto l’anno.
Ideale sarebbe utilizzarlo per condire tagliatelle o anche spaghetti o bucatini.
Una volta infatti che il composto è gelosamente custodito nel nostro congelatore, basta davvero poco per preparare un piatto veloce e sicuramente squisito.
Approfondimento
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