Con la rivalutazione aumentano non solo le pensioni, ma anche tantissimi altri assegni mensili. Ecco quanto arriverà da novembre per questi lavoratori.
Subire una diminuzione alla propria attitudine al lavoro a seguito d’infortunio o malattia causati proprio in tale ambito provoca sicuramente dolore e gravi difficoltà economiche. Per questo l’INAIL ha previsto diverse forme di assistenza per i lavoratori che si ammalano o subiscono infortuni a causa dell’attività lavorativa svolta. Tra queste, vi è l’assegno di assistenza personale continuativa spettante ai titolari di rendita che versano in una o più condizioni menomative. Ovvero situazioni che necessitano di assistenza continuativa. In altre parole si tratta dell’analogo assegno di accompagnamento erogato dall’INPS e ad esso pertanto non cumulabile. L’assegno costituisce una integrazione della rendita e viene corrisposto mensilmente dall’INAIL.
Da novembre questi lavoratori prenderanno oltre 632,94 euro: ecco perché
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Il 1° luglio di ogni anno la retribuzione per la liquidazione delle rendite corrisposte dall’INAIL ai mutilati e agli invalidi del lavoro viene rivalutata. La rivalutazione si effettua sulla base della variazione effettiva, accertata dall’ISTAT, dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati rispetto all’anno precedente. Per quest’anno la rivalutazione è stata effettuata sulla base della variazione percentuale del’8,1% dell’indice ISTAT, determinando così un incremento delle prestazioni spettanti.
Con i Decreti numeri 88 e 89/2023 del Ministro del Lavoro e Politiche sociali è stata approvata la rivalutazione di rendite e assegni erogati dall’INAIL. L’Ente pertanto con sua apposita circolare, informa i lavoratori interessati, dei relativi importi. L’assegno di assistenza personale e continuativa dal 1° luglio di quest’anno sale da euro 574,58 ad euro 632,94. Gli importi rivalutati saranno liquidati d’ufficio secondo le consuete modalità di pagamento delle prestazioni con il rateo di rendita elaborato nel mese di novembre 2023. Pertanto da novembre questi lavoratori prenderanno oltre 632,94 euro, con gli arretrati.
In cosa consiste l’assegno e in quali situazioni spetta
L’assegno di assistenza personale e continuativa è una integrazione della rendita corrisposta dall’INAIL e viene erogato mensilmente. Non è soggetto a tassazione IRPEF né tanto meno è cumulabile con altri assegni erogati dallo Stato o dall’INPS come l’assegno di accompagnamento. Inoltre, nel caso in cui il titolare dell’assegno sia ricoverato l’integrazione della rendita verrà sospesa.
Tra le menomazioni che danno diritto alla prestazione rientrano la perdita di 9 dita della mano, riduzione grave dell’acutezza visiva, amputazione bilaterale degli arti inferiori. Nonché lesioni del sistema nervoso centrale che hanno determinato la paralisi totale dei 2 arti inferiori, l’alterazione delle facoltà mentali. Ma anche la perdita di un arto inferiore e uno superiore, di una mano e ambedue i piedi. Infine le malattie o le infermità che richiedano la continua o quasi degenza a letto.