Cosa ci spinge oggi al cinema quando con un semplice click potremmo avere a disposizione da casa centinaia di pellicole? Serie tv e film, infatti, compongono le offerte di Rai Play, Amazon Prime, Sky, Netflix e altre piattaforme di streaming. Tuttavia, fortunatamente, il fascino del grande schermo permane, per la magia che sa ancora creare. Soprattutto quando vengono proiettate alcune pellicole. Quella di cui parleremo tra poco è tra le più attese di tutto l’inverno.
Dopo le festività natalizie, quando le sale cinematografiche, notoriamente, incassano di più, per molti, il periodo di “andare al cinema” termina. Nulla di più sbagliato. Perché, dopo i film di Natale, siano essi cinepanettoni o meno, bisognerebbe continuare a frequentarlo. Le prime visioni, infatti, proseguono incessantemente e nuove storie meritano di essere viste, soprattutto quelle di registi e sceneggiatori di qualità.
È il caso di Paolo Genovese, vincitore del David di Donatello nel 2016, con il geniale film “Perfetti sconosciuti”. Con un cast di attori italiani davvero stellare, metteva in scena una storia fatta di intrighi e tradimenti, nati tutti da un semplice messaggio Whatsapp. Una pellicola che ha fatto riflettere e discutere tantissime coppie, in particolare sull’uso del cellulare, diventato una vera e propria scatola nera di noi stessi.
Da non perdere a gennaio al cinema un altro spettacolare film nato dalla mente di Paolo Genovese
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Con “Il primo giorno della mia vita”, invece, Genovese affronta un altro argomento molto attuale, sicuramente più delicato rispetto a quello del tradimento. Il male di vivere che, troppo spesso, è protagonista delle esistenze di persone a noi vicine. Quello che tormenta i quattro protagonisti del film. Ognuno, per motivi diversi, pronto a farla finita. A cominciare da Napoleone, interpretato da Valerio Mastrandrea, che, nella prima scena, è ripreso sul ciglio di un ponte, pronto a saltare.
Passando poi per Arianna ed Emilia, impersonate da Margherita Buy e Sara Serraiocco, per arrivare a Daniele, un adolescente, portato in scena da Gabriele Cristini. Tutti e quattro con la voglia di togliersi la vita, a causa di vicissitudini diverse, ma con un comune denominatore: l’incapacità di sorridere e vedere altro colore che non sia il nero.
Scopriamo insieme la trama
Un superbo Toni Servillo proverà a salvarli, avendo a disposizione 7 giorni per cambiare il colore della loro esistenza. Far loro vedere come sarebbero i momenti successivi al terribile gesto. Cercando di mostrare il Mondo da una prospettiva diversa. Innamorarsi nuovamente della vita, facendo loro vedere ciò che accadrà ai loro cari e quello che potrebbero perdersi in futuro. Un viaggio in una realtà parallela, non solo per convincerli a tornare sui loro passi, ma per ridarsi una nuova chance.
Una sorta di angelo, quello portato in scena da Servillo, che, senza trucchi, proverà a riportarli in vita. Una nuova vita che nascerà dalla propria riscoperta. Riuscirà nel suo intento? Per scoprirlo non resta che andare al cinema, a partire dal 26 gennaio prossimo.
Non c’è solo la programmazione di Netflix, da non perdere a gennaio al cinema arriva “Il primo giorno della mia vita”. Un film che farà riflettere tutti coloro che decideranno di guardarlo, per capire che, anche quando tutto sembra nero, c’è sempre un piccolo spiraglio di luce.