Per tante famiglie questa Carta sarà davvero una manna dal cielo che consentirà di acquistare beni alimentari necessari presso le attività aderenti. Ma cosa si dovrà fare per ricevere il beneficio? Quali sono i requisiti? Chi rimarrà escluso? Ecco cosa sapere
La tanto attesa Legge di Bilancio 2023 ha portato tantissime novità non solo in materia pensionistica ma anche per tante famiglie, come l’aumento dell’assegno unico. Tra le tante misure a sostegno delle famiglie il Governo ha previsto anche una Carta per acquistare beni alimentari di prima necessità. Da tempo si attendeva di conoscere nel dettaglio le modalità della sua erogazione e l’INPS col messaggio n. 1958/2023 fornisce tutte le istruzioni. Saranno beneficiari del contributo i cittadini appartenenti ai nuclei familiari, residenti in Italia iscritti nell’Anagrafe della Popolazione Residente con ISEE non superiore ai 15.000 euro. In un periodo di crisi economica come questo in cui la parola d’ordine è risparmio, tale contributo farà sicuramente comodo. Saranno erogati 382,50 euro per nucleo familiare mediante una Carta elettronica di pagamento, prepagata e ricaricabile rilasciata da Poste Italiane. Le Carte saranno consegnate ai beneficiari presso gli uffici postali abilitati, saranno nominative e operative a partire dal prossimo mese di luglio.
Le famiglie con un reddito basso riceveranno la nuova Carta per acquistare beni di prima necessità. Ma da luglio occhio alla posta!
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Con Decreto del Ministero dell’agricoltura, sovranità alimentare e delle foreste e del Ministero dell’Economia sono stati definiti i criteri d’individuazione dei beneficiari del contributo. Entro 30 giorni dalla pubblicazione del Decreto avvenuta il 12 maggio, l’INPS metterà a disposizione dei Comuni le liste dei beneficiari con i requisiti richiesti. In particolare individuerà i nuclei familiari residenti in ciascun Comune in base ai dati elaborati secondo le seguenti priorità:
- nuclei familiari composti da non meno di 3 componenti di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2009. Tra questi avranno la priorità le famiglie con reddito più basso;
- nuclei composti da non meno di 3 componenti di cui almeno uno sia nato entro il 31 dicembre 2005. Avranno la priorità i nuclei familiari con reddito più basso;
- nuclei composti da non meno di 3 componenti. Anche in questo caso la priorità sarà data a quelli con indicatore ISEE più basso.
I Comuni poi entro 15 giorni dalla pubblicazione sul sito dell’INPS consolideranno gli elenchi dei beneficiari. Decorso tale termine, l’Istituto previdenziale renderà tali elenchi definitivi. A quel punto li trasmetterà telematicamente a Poste Italiane per la messa a disposizione delle Carte. A seguito della rendicontazione di Poste Italiane, l’INPS fornirà ai Comuni il numero identificativo delle carte. I comuni comunicheranno poi ai beneficiari mediante la notifica di lettere l’assegnazione del contributo e le modalità di ritiro. Pertanto da luglio occhio alla posta!
Cosa dovranno fare i beneficiari
Coloro che hanno i requisiti richiesti dalla normativa non dovranno presentare alcuna domanda. Rimangono esclusi i percettori di Reddito di Cittadinanza, Reddito d’inclusione o di qualsiasi altra misura d’inclusione sociale o sostegno alla povertà. Così come sono escluse le famiglie dove almeno uno dei componenti sia percettore d’indennità di disoccupazione NASPI o DIS-COLL, di mobilità, CIG, Fondi di solidarietà. Nonché tutti i nuclei percettori di qualsiasi altra forma d’integrazione salariale o di sostegno qualora si tratti di disoccupazione involontaria, erogata dalla Stato.
I beneficiari, per non perdere il sostegno economico, dovranno attivare il primo pagamento entro il 15 settembre 2023.