Da luglio niente reddito di cittadinanza ma più soldi per le famiglie che perderanno il sussidio

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Il reddito di cittadinanza termina il 31 dicembre 2023. Dal giorno successivo dovrebbe partire la nuova misura di inclusione. Ma per molte famiglie beneficiarie del sussidio lo stop del reddito di cittadinanza si materializzerà già a luglio. Perché a luglio le famiglie composte solo da soggetti di età compresa tra i 18 ed i 59 anni e senza invalidità, ad agosto non prenderanno nulla. A luglio 2023 ultima ricarica del sussidio. Ma ad agosto ci sarà da presentare una nuova domanda. Perché il Governo pare stia per lanciare una nuova misura già per settembre, anche se mancano ancora i Decreti attuativi e le procedure operative della novità. Attenzione, da luglio niente reddito di cittadinanza ma più soldi per chi lo perde! Vediamo di cosa si tratta.

Quello che a conti fatti sembra una certezza però, va in controtendenza rispetto al fatto che stoppare già a luglio il sussidio per molte famiglie, poteva sembrare una forte penalizzazione. Infatti con la nuova misura che si sta per varare, queste famiglie a settembre arriveranno a prendere di più rispetto al reddito di cittadinanza.

Attenzione, da luglio niente reddito di cittadinanza ma più soldi per le famiglie che perderanno il sussidio

Le differenze tra persone occupabili e persone non occupabili e le differenze tra “assegno di inclusione” e tra “supporto formazione e lavoro” sono le cose più ricercate da parte dei nuclei familiari che oggi prendono il reddito di cittadinanza. Famiglie che non sanno fino a quando potranno prendere il sussidio perché le novità al riguardo sono tante. Le famiglie che al loro interno hanno almeno una persona sotto i 18 anni di età, sopra i 60 anni di età o invalida, sono considerate immuni dalle recenti novità del reddito di cittadinanza.

Continueranno di fatto a prendere il sussidio fino alla fine di dicembre queste famiglie. Discorso diverso per quelle già citate e composte solo da over 18 e under 60. In questo caso l’ultima ricarica la riceveranno a luglio. Per loro il reddito di cittadinanza cesserà quindi già ad agosto. Da luglio niente reddito di cittadinanza ma più soldi per le famiglie che perderanno il sussidio.

Infatti, in questo scenario si incastonano le due nuove misure che il Governo ha in mente in sostituzione del reddito di cittadinanza. Si chiameranno assegno di inclusione e supporto formazione e lavoro. La prima al via da gennaio, per le famiglie non occupabili. La seconda al via subito, a settembre (sempre che arrivino i decreti attuativi), per gli occupabili.

Differenze tra assegno di inclusione e supporto formazione e lavoro

L’assegno di inclusione sarà anche come importo simile al reddito di cittadinanza. Quindi da 500 euro al mese al singolo “fragile” con importi che salgono solo in presenza di altri soggetti in queste condizioni (per fragili si intendono over 60, invalidi o minori). E sempre con l’eventuale aggiunta della componente di affitto imputato da 280 euro al mese per chi vive in locazione con contratto registrato all’Agenzia delle Entrate. Il supporto formazione e lavoro che dovranno richiedere già ad agosto coloro che perderanno il reddito di cittadinanza da luglio, ha importi più bassi.

Infatti si parla di 350 euro al mese e non più di 500 euro. Ma è una misura “ad personam”, nel senso che riguarda ogni singolo occupabile del nucleo familiare. C’è chi prenderà infatti di più rispetto al reddito di cittadinanza. Solo il singolo, stando alle indiscrezioni odierne, prenderà circa 150 euro in meno nel passaggio dal vecchio al nuovo sussidio. Perché per esempio, una famiglia composta da marito e moglie entrambi occupabili, prenderanno due erogazioni al mese da 350 euro, una per ogni coniuge.

Con il reddito di cittadinanza si prendeva la stessa identica cifra, cioè 700 euro al mese. Una famiglia con 4 adulti, cioè con mamma, papà e due figli maggiorenni e abili al lavoro, la nuova misura diventa ancora più favorevole. Perché con il reddito di cittadinanza questo nucleo familiare prendeva 12.600 euro annui, cioè 1.050 euro al mese. Invece con il supporto formazione e lavoro, essendo 350 euro per ciascun componente, si arriva a 1.400 euro al mese.

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