Da gennaio l’aumento della pensione da 1.000 o 2.500 e 3.500 euro mensili si calcola così

poste pensioni

Conto alla rovescia per il 2022 e anche per i tanto attesi aumenti degli importi delle pensioni. Da tempo, infatti, si parla di cedolini “più ricchi” da gennaio anche se, a dire il vero, vanno fatte almeno un paio di precisazioni.

La prima è quella per cui molto spesso si tratterà di piccoli ritocchi, tranne nel caso di questi fortunati che percepiranno 73,83 euro lordi al mese in più.

La seconda riguarda una precisazione concettuale. Quelli che arriveranno dal prossimo anno, infatti, non saranno degli aumenti dei vitalizi nel senso pieno del termine. Si tratterà, invece, delle c.d. rivalutazioni, ossia di semplici adeguamenti dovuti all’inflazione. In sostanza aumenta il costo della vita, quindi si adattano gli importi nominali delle pensioni al fine di mantenerle invariate.

I nostri Lettori ci chiedono tuttavia qual è il metodo di calcolo da seguire per ottenere le rivalutazioni. In pratica, da gennaio l’aumento della pensione da 1.000 o 2.500 e 3.500 euro mensili si calcola così come esporremo a breve.

Gli aumenti tengono conto di 2 elementi

Prima di presentare la parte dei calcoli veri e propri, vediamo quali sono i 2 fattori da considerare e da cui dipendono gli aumenti finali.

Da un lato abbiamo il tasso di rivalutazione, fissato per decreto dal MEF (Ministero economia e Finanze) lo scorso 17 novembre. L’art. 2 del provvedimento dispone che per il 2022 esso è pari all’1,70%, salvo conguaglio.

Il secondo elemento, invece, chiama in causa le percentuali di rivalutazione in funzione delle fasce dell’assegno percepito. La quota infatti è pari al 100% del vitalizio per importi fino a 4 volte il trattamento minimo, ossia 2.062,32 euro. Scende invece al 90% per fasce di importo comprese tra le 4 e le 5 volte l’assegno minimo e si ferma al 75% per le fasce superiori a 5 volte il minimo.

Da gennaio l’aumento della pensione da 1.000 o 2.500 e 3.500 euro mensili si calcola così

Abbiamo già visto quale sarà l’aumento delle pensioni da 1.500 o 2.000 euro lorde mensili. Adesso invece considereremo altri 3 ipotetici importi mensili, ossia quelli da 1.000, da 2.500 e 3.500 euro lordi al 31 dicembre 2021.

Nel primo caso, il tasso di rivalutazione sarà intero, ossia pari al 100%. Questo vuol dire che l’aumento lordo mensile del rateo sarà di 17 euro.

Se invece la pensione lorda mensile al 31 dicembre è pari a 2.500 euro, i calcoli da fare saranno i seguenti:

{[(euro 2.062,32 X 1,7%) = 35,06 euro] +[euro 437,68 euro X (1,7% X 90%) = 6,696]} = 41,76 euro lordi mensili.

Infine se il rateo mensile al 31 dicembre è pari a 3.500 euro l’aumento sarà pari a:

{[(euro 2.062,32 X 1,7%) = 35,06 euro] +[euro 515,58 euro X (1,7% X 90%) = 7,89] + [euro 922,10 X (1,7% X 75%) = 11,756 euro]} = 54,71 euro al mese, sempre lordi.

Approfondimento

Attentissimi alla nuova truffa allo sportello Bancomat che mangia la carta e mette le mani sui soldi.

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