Da febbraio pagherà una multa fino a 1.000 euro chi circola in auto con questa targa e non compila un semplice documento

veicolo

A novembre scorso abbiamo assistito alla mini riforma del Codice della Strada, con la modifica di ben 40 articoli. In particolare gli utenti della strada hanno dovuto fare i conti con alcuni inasprimenti e nuove regole riguardanti l’utilizzo di tablet e PC e i tanti discussi monopattini. Tra le novità del Codice della Strada ad esempio abbiamo assistito a multe più salate, ovvero fino ad 866 euro per chi guida e distrattamente getta un rifiuto dal finestrino.

Con il nuovo anno continuano le brutte sorprese per gli automobilisti o almeno per una parte di essi. Infatti con l’entrata in vigore della Legge n.238 del 23 dicembre 2021 si introducono nuovi articoli al Codice della Strada. In particolare le nuove regole mirano a combattere il fenomeno dell’immatricolazione di veicoli all’estero per sfuggire al Fisco. Le norme approvate riguardano la circolazione sul territorio italiano di veicoli immatricolati all’estero. Dal febbraio pagherà una multa salata chi non rispetterà le direttive.

La nuova Legge infatti introduce il nuovo articolo 93-bis. Quest’ultimo prevede le formalità necessarie per la circolazione degli autoveicoli, motoveicoli e rimorchi immatricolati all’estero e condotti da residenti in Italia. Ovvero questi veicoli, immatricolati all’estero ma di proprietà di soggetti che abbiano acquisito la residenza anagrafica in Italia, sono ammessi a circolare a determinate condizioni.

Da febbraio pagherà una multa fino a 1.000 euro chi circola in auto con questa targa e non compila un semplice documento

Da febbraio pertanto nella suddescritta ipotesi i veicoli con targa estera potranno circolare purché siano immatricolati entro 3 mesi dall’acquisizione della residenza. Qualora invece il veicolo sia condotto da soggetto con residenza italiana, diverso dal proprietario, sul veicolo dovrà custodirsi un documento sottoscritto da quest’ultimo.

In particolare da tale documento, sottoscritto con data certa dal proprietario, dovrà riportare il titolo e la durata della disponibilità del veicolo. Qualora la disponibilità del veicolo superi 30 giorni, anche non continuativi, dell’anno solare, il titolo e la disponibilità dovranno essere registrati dall’utilizzatore. In particolare nell’apposito elenco del sistema informativo del PRA.

Qualora il veicolo sia sprovvisto del documento, il conducente avrà l’obbligo di procedere immediatamente alla sua registrazione. Sono tenuti ai predetti obblighi anche i lavoratori subordinati o autonomi che esercitano un’attività in uno Stato limitrofo o confinante, con veicoli ivi immatricolati. Costoro hanno l’obbligo di registrazione entro 60 giorni dall’acquisizione della proprietà del veicolo.

Multe salate per i contravventori

Il proprietario del veicolo che consente la circolazione senza l’immatricolazione entro i 3 mesi sarà soggetto ad una sanzione compresa tra 400 e 1.600 euro. Lo stesso vale per i lavoratori subordinati o autonomi che esercitano un’attività in uno Stato limitrofo o confinante senza la registrazione entro 60 giorni. Mentre coloro che non sono intestatari del veicolo e non abbiano a bordo il documento sottoscritto dall’intestatario, saranno passibili di una multa da 250 a 1.000 euro.

Approfondimento

È l’errore più comune quando si guida e costa caro anche fermi al semaforo

Consigliati per te