Via libera alla piattaforma che servirà per richiedere il Supporto alla Formazione e al Lavoro, cioè la nuova misura che prenderà il posto del reddito di cittadinanza. Si entra in una fase nuova perché il reddito di cittadinanza per molti beneficiari è già finito. Si tratta di quelle famiglie che al loro interno non hanno minori, invalidi o over 60. Da 350 a 1.400 euro al mese, per chi?
Per i cosiddetti occupabili quindi ecco che il Ministro del lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone ha presentato ieri la piattaforma SIISL, ovvero Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa. Di fatto, parte la nuova misura che dal primo settembre sarà richiedibile dai fuoriusciti del reddito di cittadinanza.
Nuova piattaforma, domande al via e tutto pronto per il Supporto alla Formazione e al Lavoro
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Il Ministro Calderone ha presentato la piattaforma dove dovranno iscriversi i futuri percettori del Supporto alla Formazione e al Lavoro, la nuova misura per gli attivabili al lavoro che hanno ricevuto l’SMS di cessazione del reddito di cittadinanza.
Non dovranno fare nulla le famiglie che hanno al loro interno minori, over 60 e disabili o chi, pur senza la presenza di questi soggetti, è stato preso in carico dai Servizi Sociali comunali. Per questi infatti il reddito di cittadinanza proseguirà senza interruzioni fino a dicembre 2023. Poi sarà la volta di richiedere l’assegno di inclusione, che sarà la nuova misura per le famiglie al cui interno ci sono i soggetti prima citati. Tutto ormai viaggia spedito verso la fine definitiva del reddito di cittadinanza dal prossimo 1° gennaio 2024.
Da 350 a 1.400 euro al mese subito al posto del reddito di cittadinanza, ecco come fare adesso
Dal primo settembre gli interessati al Supporto alla Formazione e al Lavoro dovranno presentare domanda. Per il momento le possibilità saranno due. O si fa tutto da soli, con le credenziali SPID, CNS o CIE, accedendo all’area riservata del sito ufficiale dell’INPS. L’alternativa al fai da te sono i Patronati, al momento gli unici a poter dare supporto a chi deve presentare la domanda. Solo dal 2024 anche i Centri di Assistenza Fiscale (CAF) potranno fare lo stesso.
Dopo la domanda gli interessati dovranno iscriversi alla piattaforma di cui ha parlato il Ministro del Lavoro ieri. Nella piattaforma ci saranno iscritti anche i centri per l’impiego, le agenzie del lavoro, i Comuni e ogni altro soggetto che potrà dare manforte all’obiettivo dichiarato della piattaforma di incrociare domanda e offerta di lavoro. L’importo della nuova misura sarà pari a 350 euro al mese a persona. Durerà 12 mesi e si rischia la decadenza al rifiuto di una sola proposta di lavoro o alla non frequentazione dei corsi e delle iniziative che agenzie del lavoro e centri per l’impiego predisporranno per i beneficiari.
Gli step del nuovo RdC per gli occupabili
Da 350 a 1.400 euro al mese, ecco cosa fare. Ricapitolando, il primo passo è la presentazione della domanda di Supporto Formazione e Lavoro. Dopo aver fatto questo, l’interessato si dovrà registrare alla piattaforma SIISL, dovrà sottoscrivere il Patto di attivazione digitale, contattare almeno tre soggetti tra centri per l’impiego e agenzie per il lavoro e poi dovrà sottoscrivere il patto di servizio personalizzato. questo meccanismo vale per tutti i soggetti attivabili in una famiglia che andrà a percepire il nuovo Supporto Formazione e Lavoro. Ed ogni soggetto prenderà 350 euro al mese per 12 mesi. Significa che una coppia di coniugi prenderanno 700 euro di sussidio, due coniugi ed un figlio maggiorenne non disabile prenderanno 1.050 euro mentre una famiglia con 4 soggetti tutti attivabili al lavoro e non invalidi prenderà 1.400 euro.