Da 12 a 18 mesi di contributi gratis a queste lavoratrici e a donne con contratto part-time

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Si sente spesso discutere di contributi e di anzianità di servizio fra i lavoratori che si avvicinano all’età pensionabile. Ma in realtà il discorso interessa anche i più giovani che sin dall’inizio della carriera si preoccupano di accumulare anni di contribuzione. L’importo degli assegni pensionistici infatti aumenta proprio in relazione all’ammontare della copertura assicurativa. Il lavoratore con più anni di contributi matura infatti il diritto ad un rateo previdenziale più elevato. Di qui l’importanza di colmare eventuali buchi contributivi dovuti a periodi di sospensione dell’impiego, di disoccupazione o di lavoro a nero. Inoltre l’INPS versa 96 settimane di contributi gratis a lavoratori e disoccupati che inviano questa domanda.

Oltre a non percepire lo stipendio, chi non lavora per qualche tempo si preoccupa anche per il mancato versamento della contribuzione. Ciò perché avere delle lacune assicurative avrà ricadute negative a lungo termine ai fini pensionistici. A tal fine i nostri consulenti hanno suggerito come recuperare fino a 5 anni di buchi contributi per ottenere subito pensione e assegni più alti. Così come anche arriva l’accredito da 12 a 18 mesi di contributi gratis a queste lavoratrici e a donne con contratto part-time. In alternativa si potrebbe provvedere ad incrementare l’anzianità contributiva attraverso il pagamento dell’assicurazione a proprie spese. È opportuno però anzitutto sapere quanto costa pagare un anno di contributi volontari per capire a quali dipendenti convenga tale investimento.

Da 12 a 18 mesi di contributi gratis a queste lavoratrici e a donne con contratto part-time

Come ben sappiamo il settore dell’occupazione femminile risulta in vario penalizzato rispetto a quello dei uomini. Per incentivare l’assunzione di personale femminile lo Stato concede ai datori di lavoro una serie di agevolazioni. Ciò a conferma di quanto già il Decreto legislativo n.92/2012  prevedeva a favore dell’inserimento delle donne nel mondo del lavoro. Trova pertanto conferma nella Legge di Bilancio anche per il biennio 2021-2022 l’esonero contributivo per gli imprenditori che assumono lavoratori di sesso femminile.

Ne consegue che per un massimo di 6.000 euro all’anno i datori di lavoro non dovranno farsi carico del versamento della contribuzione. Se si tratta di un’assunzione a tempo determinato l’esonero vale per 12 mesi, mentre arriva a 18 mesi con contratto a tempo indeterminato. La circolare INPS 22/2021 riporta nel dettaglio le condizioni per poter fruire dell’esonero contributivo e le categorie di imprenditori che possono beneficiarne. Inoltre si ha diritto agli sgravi assicurativi se si assumono donne di almeno 50 anni e che non abbiano un’occupazione da più di 12 mesi. In alternativa le esenzioni valgono anche per donne di qualunque età purché abbiano residenza in regioni ammissibili alle agevolazioni. Ricordiamo infine che l’incentivo arriva anche nel caso in cui il datore assuma donne con contratto di lavoro part-time.

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