Curare il cancro a tavola sarebbe possibile grazie a queste due verdure invernali

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Secondo il World Cancer Research Fund, è anche grazie alla nostra dieta che possiamo sconfiggere il cancro. Insieme al fumo, infatti, una cattiva alimentazione è il fattore che più influenza il rischio di ammalarsi di tumore. Se è vero che non esistono miracolosi alimenti salva-vita, è anche vero che scegliendo il cibo giusto possiamo davvero fare prevenzione.

Svariati sono gli studi fatti negli ultimi decenni sugli alimenti, nel tentativo di scoprire molecole anti-cancro. Ultimamente, una di queste ricerche sembra aver dato importanti risultati. Una equipe medica statunitense ha trovato una sostanza, presente nei broccoli e nei cavoli, in grado di contrastare l’insorgere delle cellule cancerogene. Dunque, curare il cancro a tavola sarebbe possibile grazie a queste due verdure invernali, spesso poco amate, ma fondamentali per la nostra salute.

La ricerca arriva direttamente da un prestigioso centro medico di Boston

Come anticipato, secondo una ricerca statunitense, tutte le crocifere, di cui fanno parte broccoli, cavoli e cavolini di Bruxelles, contengono una molecola anti-cancro. A riferirlo per primo è stato Pier Paolo Pandolfi, coordinatore della suddetta ricerca, tenuta presso il Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston. I risultati dello studio sono poi stati pubblicati sulle colonne della rinomata rivista scientifica “Science” e prontamente riproposti sulle pagine dell’AIRC.

La molecola in questioni è la indolo-3-carbinolo. La sua proprietà sarebbe quella di stimolare la proliferazione di un gene che svolge un ruolo fondamentale nella repressione delle cellule cancerose. In parole povere, un gene che combatte contro la nascita e la crescita del tumore. Il nome di questo importantissimo gene è PTEN.

Curare il cancro a tavola sarebbe possibile grazie a queste due verdure invernali

Grazie alla molecola indolo-3-carbinolo, presente in broccoli e cavoli, il gene PTEN viene fortemente stimolato. Questo gene è uno degli oncosoppressori più potenti che esiste. Il problema è che alcune forme deviate di PTEN possono anche sortire l’effetto contrario a quello sperato. In altre parole, possono favorire la nascita di un tumore.

Ma secondo i ricercatori, proprio la molecola indolo-3-carbinolo garantirebbe il funzionamento ortodosso del gene PTEN. I risultati della ricerca danno coraggio, soprattutto perché il gene PTEN non è coinvolto soltanto nella prevenzione tumorale. Ad esso sono legati benefici anche in sede di malattie metaboliche e disturbi della crescita. La scienza non è arrivata alle conclusioni definitive ma, secondo i dati odierni, mangiare broccoli e cavoli aiuterebbe a prevenire il cancro partendo dalla tavola.

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