Ci sono molte patologie che possono colpirci, quindi è bene cercare di fare prevenzione quanto più possibile. Bisogna prendersi cura della propria salute facendo dei controlli regolari su consiglio del medico. Allo stesso tempo, è bene avere una dieta equilibrata e fare del sano esercizio fisico.
Poi, quando qualche sintomo ci colpisce, è bene rivolgerci subito ad uno specialista. Oggi conosciamo in particolare una condizione cardiologica che sarebbe caratterizzata da cuore che batte all’impazzata ed affaticamento. Approfondiamo dunque questo tema appoggiandoci ai consigli degli esperti.
Una condizione non sempre grave, ma da non sottovalutare mai
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Seguiamo i consigli della fondazione Humanitas riguardanti una condizione chiamata fibrillazione atriale. Essa è un’aritmia, ovvero un’alterazione del ritmo del battito cardiaco. La fibrillazione si manifesterebbe appunto con un battito cardiaco irregolare, oltre che molto veloce, e potrebbe anche portare ad un respiro faticoso. Un altro possibile sintomo è l’affaticamento. I sintomi tendono ad essere molto avvertibili e chi li manifesta di solito si rivolge subito al pronto soccorso.
Inizialmente, la fibrillazione atriale si manifesterebbe con episodi isolati e con una durata abbastanza limitata. A partire dai primi episodi è poi necessario tenere sotto controllo medico il disturbo perché, se non viene curato, può portare ad una forma di fibrillazione persistente. Questa forma non si interrompe da sola dopo un po’ di tempo, ma va avanti fino ad un intervento medico.
In genere questa patologia interessa pazienti anziani e potrebbe essere associata ad altre patologie che causerebbero un peggioramento della qualità della vita del paziente.
Cuore che batte all’impazzata ed affaticamento potrebbero essere le spie di questo pericoloso disturbo
Secondo gli esperti, la fibrillazione atriale sarebbe scatenata da degli impulsi elettrici anomali scatenati nelle cellule cardiache. I principali fattori di rischio per questa condizione sono l’ipertensione, l’infarto del miocardio e lo scompenso cardiaco. Altre patologie non cardiache potrebbero anche aumentare i rischi: tra queste troviamo malattie tiroidee e polmonari.
La fondazione Humanitas indica poi che anche alcune patologie dell’esofago, come il reflusso gastroesofageo, causate forse dalla vicinanza tra atrio sinistro del cuore ed esofago, potrebbero essere correlate.
Le cure per la fibrillazione devono essere decise dal medico, che potrebbe prescrivere una cura farmacologica. In alcuni casi potrebbe essere necessario un intervento che richiede un giorno intero di ricovero, seguito da un periodo in cui il paziente viene monitorato dai medici.
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