Il cavolfiore è un ortaggio appartenente alla famiglia delle crucifere. Ogni anno si trova sulle nostre tavole da ottobre ad aprile ed è considerato uno dei prodotti invernali per eccellenza. D’altronde può essere usato per realizzare primi piatti e calde vellutate adatte a rifocillarsi durante questa fredda stagione.
Favorisce un buon apporto di fibre, vitamine e minerali importanti per la salute dell’organismo. Si pensi al calcio, al potassio, al fosforo oppure alle vitamine del gruppo B (e non solo) presenti al suo interno.
L’unico neo è il cattivo odore che emana quando lo si cucina e che impregna la cucina e le stanze più vicine. Aprire le finestre, la porta di casa e la cappa sono una soluzione solamente parziale al problema. I rimedi casalinghi che vedremo si possono applicare anche quando si cucinano altre crucifere che notoriamente emanano cattivo odore, come i broccoli, i cavoletti di Bruxelles e il cavolo nero.
Perché il cavolfiore puzza?
Lo spiacevole odore che sprigiona è dovuto alla presenza di composti a base di zolfo al suo interno, che si liberano nei primi minuti di cottura. Il lezzo è persistente e può durare fino a qualche ora, con tutte le conseguenze del caso.
Proprio come per il pesce, vedremo che nonostante ciò cucinare il cavolfiore, i broccoli e altre crucifere senza cattivi odori è possibile con questi rimedi casalinghi che scacceranno la puzza.
Il più noto è sicuramente quello di immergere una fetta di pane irrorata di olio di limone oppure di aceto bianco o di mele nell’acqua di cottura del cavolfiore.
Cucinare il cavolfiore, i broccoli e altre crucifere senza cattivi odori è possibile con questi rimedi casalinghi che scacceranno la puzza
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Oltre a quello citato, esistono però altri rimedi. Si può versare un bicchiere di latte nell’acqua di cottura oppure addirittura delle foglie di alloro, un cucchiaio di capperi, delle noci oppure una mezza patata sbucciata.
Nessuno di questi ingredienti altererà il sapore del cavolfiore. Anzi, il bicchiere di latte gli impedirà di annerirsi.