Nelle serie storiche nei primi 27 mesi del nuovo decennio tende a formarsi il minimo decennale. Per il 2021/2030, questo avrebbe potuto formarsi entro giugno/ottobre del 2022, oppure entro marzo. Cosa sta succedendo invece?
Non è semplice il quadro tecnico che si sta formando in questi giorni e potrebbe portare a un’ipotesi che fino a pochi giorni fa lo stato dei prezzi avrebbe potuto far scartare. Crollo alle porte di Wall Street? Ora questa ipotesi inizia ad assumere una certa “consistenza”.
Procediamo per gradi.
La giornata di contrattazione del 16 dicembre si è chiusa ai seguenti livelli:
Dow Jones
32.920,46
Nasdaq C.
10.705,42
S&P 500
3.852,36.
La tendenza giornaliera e settimanale, ponderata secondo i canoni dei nostri oscillatori, è ribassista. Cosa attendere da ora in poi?
Fino a quando non si formerà inversione, in base ai nostri calcoli entro i primi giorni di gennaio potrebbero essere raggiunti i seguenti livelli:
Dow Jones
31.725/31.000
Nasdaq C.
10.088/9.200
S&P 500
3.658/3.485.
Cosa invece potrebbe far scattare il panico?
Indice dei contenuti
In base allo studio delle serie storiche il 2023 dovrebbe formare a gennaio il minimo, e il massimo a dicembre.
Il minimo dell’anno dovrebbe essere segnato nei primi giorni di gennaio e il massimo a fine dicembre.
Cosa potrebbe far cambiare questo scenario e far iniziare a ipotizzare un movimento più preoccupante?
Crollo alle porte di Wall Street? Ora potrebbe anche starci
Una chiusura del mese di dicembre inferiore ai seguenti livelli:
Dow Jones
31.727
Nasdaq C.
10.262
S&P 500
3.698
farebbe formare uno swing ribassista sul time frame mensile con possibili affondi di un ulteriore 10/15% fino al mese di marzo.
Di volta in volta poi si aggiusterà e/o cambierà questa ipotesi. Quindi, si è in un quadro tecnico che potrebbe “scivolare di mano” e portare a ribassi ancora forti.
Come dire, il quadro grafico inizia a tingersi di nero, e qualcosa potrebbe iniziare ad andare male, potrebbe continuare a farlo. Meglio essere cauti nel breve termine in attesa degli eventi.