Le imprese attendono segnali dal Governo. Siamo nella prima decade di maggio e di interventi per alleviare le sofferenze della crisi economica non se ne vedono. Potrebbe essere il Credito di imposta la via maestra per il sostegno agli affitti delle imprese? Chissà se le aziende oberate da costi fissi, tra i quali, proprio l’affitto dei locali, rimarranno soddisfatti. Allo studio un maxi-credito d’imposta del 100%. Tradotto in modo semplicistico, le imprese che sono in locazione per tre mesi potranno avere un ristoro integrale. Significa innalzare e allargare la platea dei beneficiari rispetto a quanto previsto nel primo Decreto Cura Italia. In questo caso il credito di imposta è nella misura del 60% dell’ammontare del canone di locazione del mese di marzo 2020 e solo per immobili rientranti nella categoria catastale C/1. Inoltre le imprese dovevano ricadere tra le attività che avevano subito la chiusura forzata per l’emergenza coronavirus.
Cosa si vuole fare oggi
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Oltre ad innalzare il credito di imposta al 100% si vuole fare in modo di riconoscere la compensazione a tutte le imprese che abbiano avuto un calo di fatturato. In attesa dell’ufficialità, questo nuovo tassello di sostegno alle imprese in versione “full-credit” coinvolgerà tutti gli immobili: dalle piccole botteghe fino alle fabbriche. Per usare una frase cara al presidente del Consiglio Giuseppe Conte: “Nessuno sarà lasciato solo”. La clamorosa iniquità del primo Decreto verrebbe corretta.
Chi resterà fuori
Da quanto filtra dai palazzi che contano questa misura non sarà applicata agli uffici. Ci riferiamo alle attività di molti studi professionali che hanno avuto anch’essi delle ricadute dal punto di vista reddituale. Per questa categoria sono stati previsti altre forme di sostentamento: il bonus 600 euro che dovrebbe trasformarsi per maggio in bonus 1000 euro.
Servirà a far ritornare il sereno?
Il Credito di imposta la via maestra per il sostegno agli affitti delle imprese fa tirare un sospiro di sollievo sia al locatario che al conduttore. I primi iniziavano ad aver paura di non incassare il fitto vista la crisi economica che ha colpito tutti indistintamente.