Il sabato sera non puoi fare a meno della pizza? Non è detto che tu debba ordinarla al ristorante. Puoi anche prepararla da solo usando ingredienti economici ma di buona qualità. Un esempio ne è la farina migliore secondo l’indagine condotta da Altroconsumo. Una confezione da 1 kg costa circa 1 € e ti permetterà di preparare una buonissima pizza. Ti sveliamo di quale si tratta.
La pizza fatta in casa è certamente diversa da quella che preparano al ristorante. Ciò non vuol dire che sia meno buona. Puoi prepararla per tutta la famiglia spendendo davvero poco. L’importante è che tu sappia quali ingredienti acquistare al supermercato. Prima di tutto devi scegliere la farina giusta. La migliore è quella di varietà “0”, adatta a tutti i prodotti da forno che devono lievitare a lungo.
Costa 0,99 € la farina 0 migliore per un’indagine: ti sveliamo qual è
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Forse sei convinto di dover spendere molto per comprare una farina di qualità. Un’indagine di Altroconsumo ha però dimostrato il contrario.
Con poco meno di 1 € puoi comprarne prodotti di buona qualità. Infatti, costa 0,99 € la farina 0 migliore tra le 9 analizzate dalla nota associazione. Si tratta di Coop Farina di Grano Tenero “0” Manitoba, che ha ottenuto un punteggio qualitativo di 83/100, risultando sia la migliore del test che l’acquisto più conveniente da fare.
Quindi, puoi optare per questa farina se vuoi preparare la pizza a casa spendendo davvero poco e assicurandoti che venga bene. Per farla ti servirà anche l’olio extravergine di oliva. Puoi optare per comprarne uno di buona qualità a meno di 5 €.
Quindi, spendendo circa 6 € avrai già due degli ingredienti per preparare la pizza questo sabato. Sicuramente avanzeranno e potrai usarli anche le prossime volte.
I criteri dell’indagine
Gli esperti di Altroconsumo hanno seguito precisi criteri per assegnare un punteggio a ciascuna delle 11 farine per pizza analizzate:
- l’umidità, che non deve essere eccessiva;
- le proteine;
- quantità di glutine, importante per la riuscita delle preparazioni a lunga lievitazione;
- la forza della farina, che permette all’impasto di resistere all’aria che si forma durante la lievitazione;
- l’etichetta del prodotto e la presenza di informazioni facoltative, tra le quali c’è anche l’origine della farina.
Infine, ciascun prodotto è stato sottoposto ad una valutazione da parte di chef professionisti, che le hanno usate per preparare diversi tipi di pizza.
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