Cosleeping. Dormire coi bambini per stare tutti meglio.
Nell’immaginario collettivo i neo-genitori sono sempre privati del sonno da bambini urlanti. Svegliati nel cuore della notte dai loro lamenti devono accorrere per la poppata o il cambio del pannolino. E il giorno dopo sono assonnati e stanchi, vittime di queste piccole creature dispettose.
Ma deve essere per forza così? Per esempio, dormire assieme al bambino o col bambino vicino è una possibile soluzione al problema? Vediamolo insieme.
Cosleeping. Perchè non è una scelta automatica?
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Se analizziamo la nostra storia meno recente vedremo che per gran parte del tempo, i genitori dormivano con i figli. Per protezione e sicurezza, ma anche per facilitare la poppata notturna. Oppure semplicemente per averli a portata di mano se dovesse succedere qualcosa durante la notte.
Molti usavano tenere il bambino in un’amaca o cesto vicino al letto. O in una specie di sidecar per il lettone matrimoniale, in modo da avere il bambino allo stesso livello, a portata di mano, ma nel suo spazio.
Poi la società occidentale ha preso una piega diversa riguardo al cosleeping. Il migliorare delle condizioni economiche e l’enfasi sull’individualismo iniziarono a rendere di moda e importanti le singole stanze da letto per ciascuno. La psicologia Freudiana impose l’idea che il contatto tra genitori e figli nel letto matrimoniale avrebbe turbato la psiche dell’infante. Infine la religione dettava che i bambini non venissero coccolati o viziati, ma disciplinati con durezza ( “chi risparmia il bastone, rovina suo figlio”).
Tutto questo insieme di fattori fece si che i bambini, fin dai primi giorni di vita venissero non solo relegati alla propria culla, ma alla propria stanza addirittura.
L’inversione di rotta
Nel frattempo, naturalisti, antropologi e biologi di tutto il mondo osservava che la maggior parte dei mammiferi e dei primati dormivano coi propri cuccioli.
L’ipotesi fu che una pratica così diffusa in natura dovesse per forza di cose avere dei vantaggi. Fu in seguito dimostrato infatti che dormire con un genitore porta un vantaggio ad entrambi. Le funzioni vitali vengono influenzate da entrambe le parti, lo stress è ridotto e dormono meglio e più a lungo. Fortunatamente negli ultimi anni la comunità scientifica ha riconosciuto questi benefici e ora anche i pediatri spesso consigliano di dormire assieme ai propri bambini almeno per i primi mesi di vita.