Con il termine selvaggina ci si riferisce ad una classe di animali che si caccia per poi mangiarne la carne. Fanno parte di questi:
- cervo;
- lepre;
- bisonte;
- capriolo;
- cinghiale;
- struzzo;
- alce.
I valori nutrizionali ovviamente cambieranno in base al tipo di carne consumata. Ad esempio, l’alce ha 111 kcal e il cervo 120 kcal. In linea generale la composizione di questa carne è molto simile a quella di altri animali. Infatti, il contenuto di proteine è paragonabile a quello del pollo e del vitello. Ciò che fa la differenza è come vengono cucinati.
Acido urico e calorie
Indice dei contenuti
Infatti la carne da selvaggina è molto più dura, di conseguenza dovranno essere utilizzati più grassi in cucina per far in modo che sia più digeribile. Questo compromette il profilo nutrizionale dell’alimento, che acquisterà più calorie. Una cosa importante da sapere è che contengono l’acido urico. Le persone che tendono ad accumulare acido urico nel sangue dovranno limitare il consumo di questa carne. Però, presenterebbero anche degli effetti benefici sulla salute, se consumate in giuste dosi.
Cos’è la selvaggina e come marinare con il vino il cinghiale per fare il ragù
Queste tipologie di carni sono considerate ottime fonti di proteine magre. Prendendo sempre in considerazione il cervo, una porzione conta circa 22 g di proteine. Il che è una cosa ottima. Inoltre sono ricche di vitamine e sali minerali come zinco e ferro. Quest’ultimo potrebbe essere molto utile durante il ciclo mestruale per le donne. La carenza di ferro è sempre dietro la porta in questi casi. Consumare un po’ di carne da selvaggina potrebbe andare ad aumentarne i livelli.
C’è da dire che, questa carne, ha alti livelli di colesterolo. Va consumata con moderazione da chi tende ad avere questo valore alto. Alcuni consigliano di togliere la pelle, in quanto in questo modo se ne andrebbe a ridurre la concentrazione. Le vitamine più abbondanti che ritroviamo sono quelle del gruppo B ed è particolarmente abbondante la niacina. Le zone del cuore, fegato e reni sono ricche di vitamina A. Dunque mangiare queste parti della selvaggina potrebbe portare tutti i benefici legati a questa vitamina.
Cinghiale
Una delle carni più gettonate è quella del cinghiale. È una carne che ha un sapore molto selvatico. Va lasciata quindi a marinare con vino rosso in frigorifero per un’intera notte aggiungendo anche carota, sedano, aglio e pepe. La carne di cinghiale viene cucinata in tanti modi, si può fare in umido oppure lo spezzatino. Molto consumate sono le pappardelle al ragù di cinghiale. Abbiamo visto quindi cos’è la selvaggina e come marinare con il vino questo particolare tipo di carne. È bene in ogni caso far sempre attenzione alle dosi consumate.
Lettura consigliata
Finocchi gratinati al forno per un secondo piatto estivo veloce e sfizioso