Il nostro ordinamento tutela molte situazioni considerate fragili o meritevoli di supporto. Tutto il sistema previdenziale si può considerare come un meccanismo amministrativo volto alla gestione di assegni, pensioni ed indennità. Per farlo correttamente enti come l’INPS hanno bisogno di provvedere ad un costante monitoraggio della idoneità dei trattamenti previsti. Questo è quanto previsto dalla legge 662/96 e dalla legge 247/2007.
I destinatari, dunque, devono provvedere con scadenza annuale alla comunicazione di alcuni dati. Così ecco spiegata cos’è la dichiarazione di responsabilità INPS e perché serve compilarla.
Attenzione a dichiarazioni mendaci
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Tramite la dichiarazione di responsabilità, l’INPS verifica che le condizioni che hanno reso necessario il trattamento previdenziale si mantengano veritiere nel tempo. Il nome del modello necessario si declina a seconda del trattamento cui fa riferimento. Il modulo si chiama ICRIC per i titolari dell’indennità di accompagnamento, mentre ICLAV per l’attività lavorativa degli invalidi civili. Nel caso invece di ricezione della pensione o assegno sociale si chiama AccAS.
Tramite questi moduli, oltre alla conferma delle condizioni di salute e di invalidità poste alla base del trattamento, si comunicano anche le condizioni di reddito (laddove necessarie). Ad esempio i destinatari di indennità di accompagnamento dovranno confermare la percezione di redditi inferiori alle soglie previste di legge.
L’invio della dichiarazione di responsabilità è obbligatorio. Ciò significa che il mancato invio potrebbe costituire la provvisoria sospensione. L’INPS comunque provvede ad inviare un sollecito prima di procedere a questo. La dichiarazione di responsabilità è un atto che comporta molti effetti giuridici. Il cittadino che compie dichiarazioni non veritiere può subire conseguenze di varia natura. In primo luogo di natura civile, visto che informazioni inesatte potrebbero comportare la cessazione del provvedimento. Inoltre, il cittadino potrà andare incontro a sanzioni penali, vista la possibile imputazione per dichiarazioni mendaci e falsità negli atti come previsto dall’articolo 76 del D.P.R. 445/2000.
Cos’è la dichiarazione di responsabilità INPS e cosa fare per realizzarla
La compilazione in questione viene delegata al cittadino destinatario, oppure a colui il quale ne ha assunto la responsabilità. Questi può decidere se effettuarla personalmente, oppure far provvedere il proprio Caf o Patronato. Nel primo caso, il destinatario può accedere al portale dell’INPS tramite il proprio Pin, oppure con lo SPID. Nel secondo invece, sarà necessario presentare al Caf o patronato tutti i documenti eventualmente utili. Ad esempio, in caso di indennità di accompagnamento sarà utile portare i documenti relativi a ricoveri avvenuti nel corso dell’anno e alla eventuale gratuità.
I documenti andrebbero conservati per un periodo di 10 anni dall’invio della modulistica. Se siamo destinatari delle pensioni di reversibilità dobbiamo anche fare attenzione ad alcuni parametri per mantenere l’idoneità al trattamento. Oppure potrebbe crollare della metà dell’importo se si verifica una condizione cui pochi fanno attenzione.
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