Recentemente, abbiamo assistito ad una celebrità annunciare di essere transgender, con un cambio di nome. La persona una volta conosciuta come Ellen Page infatti si chiama ora Elliot Page.
Page è diventato famoso da adolescente, quando ha interpretato la protagonista nel film “Juno”. Il film racconta la storia di una ragazza sedicenne, Juno McGuff, che rimane incinta del suo migliore amico. “Juno” è un film molto apprezzato che ha ricevuto anche quattro nomination ai premi Oscar.
Ai tempi di Juno, Elliot si riconosceva come una donna eterosessuale. Pochi anni dopo, Page ha annunciato di essere lesbica, pur mantenendo il suo nome precedente, Ellen, e continuando ad identificarsi come donna. Infine, un mese fa ha deciso di fare un ultimo coming out, informando di identificarsi come uomo.
“Ellen Page annuncia di essere transgender e di chiamarsi Elliot”
Indice dei contenuti
Il titolo qui sopra può sembrare normale a primo acchito, ma è in realtà qualcosa di offensivo e che fa scalpore nella comunità LGBT. Infatti, quasi tutti i principali quotidiani italiani hanno utilizzato questo titolo o formulazioni simili, commettendo un grave errore: il deadnaming. Ma cos’è il deadnaming e perché dovremmo assolutamente evitarlo? Lo spieghiamo qui sotto.
Una questione di rispetto
Il deadnaming consiste nell’utilizzare, nel riferirsi ad una persona transgender, il suo vecchio nome. Il problema è che questo è un nome che la persona transgender non ritiene più descriverla, e quindi che vorrebbe non fosse più usato. Si considera come molto offensivo, poiché è visto come un mancato riconoscimento della nuova identità dell’individuo. Il titolo sopra soffre esattamente di questo problema.
Per fare un esempio pratico, il titolo corretto dovrebbe essere: “La persona che fino ad oggi si conosceva come Ellen Page è transgender, e si chiama ora Elliot Page”.
Per garantire maggiore rispetto verso Elliot Page, anche la sua pagina Wikipedia e quelle dei suoi film sono state modificate. Tutti gli “Ellen” sono diventati “Elliot” e tutti i pronomi personali sono stati declinati ovviamente dal femminile al maschile.
Ed ecco dunque cos’è il deadnaming e perché dovremmo assolutamente evitarlo. Ora che ci è chiaro, non rischiamo più di essere irrispettosi.