Il futuro politico dell’Italia, dopo la crisi, si articola in un crocevia, in cui le varie forze vogliono spingere da sole o dietro il personaggio di turno prescelto. Dopo il fallimento del mandato perlustrativo di Fico, sembrava che la possibilità di un Conte Ter fosse definitivamente tramontata. Eppure, dalla piazza antistante il Parlamento, oggi, il Presidente Conte ha parlato apertamente, alla gente. Senonché, con questo gesto per niente dimissionario ma combattente, ha esternato la sua volontà di sentirsi un cittadino qualunque.
Quindi, è sceso dagli spalti del palazzo signorile, per parlare per strada, svestendosi della sua autorità. Già aveva dimostrato di non essere come tanti altri, il Premier Conte, dotato sempre di profondo rispetto per il popolo, per gli avversari e per le istituzioni. Con il suo linguaggio da persona “perbene”, aveva conquistato tutti: l’Europa, i suoi alleati e le persone comuni.
Senonché, assumendosi ancora una volta la responsabilità del suo ruolo, ha ribadito la sua disponibilità alla formazione di un Governo politico, a capo del Movimento 5 Stelle. Tuttavia, nell’aria che respiriamo, non si capisce bene quale sia la posizione degli italiani. Quindi, viene da chiedersi: “cosa vuole l’Italia: Draghi o Conte? Oppure non lo sa affatto?”. Ma la risposta tarda ad arrivare….
Cosa ha espresso Conte nel suo discorso in piazza
Indice dei contenuti
Ebbene, con grande stile, il Premier Conte, ha dimostrato di non essere però un rinunciatario, né un personaggio stereotipato come tanti. Sicché, nella sua dichiarazione pubblica, fatta fuori da Palazzo Chigi, ha espresso, ancora una volta il suo punto di vista, libero e indipendente dai giochi politici. Egli, nella specie, ha auspicato la formazione di un Governo politico, non tecnico, pur non pestando i piedi a nessuno e augurando un buon lavoro a Draghi.
Inoltre, ha ringraziato il Presidente della Repubblica per la fiducia sempre accordatagli. Poi, ha rivolto al sua gratitudine ai suoi alleati e a coloro che lo hanno sostenuto durante il caos politico. In definitiva, due sono stati i cardini del suo breve discorso. Queste, le parole di Conte con riguardo al primo aspetto, ossia all’auspicio di un Governo politico: «auspico un Governo politico che sia solido e abbia sufficiente coesione per operare quelle scelte politiche, eminentemente politiche, perché le urgenze del Paese richiedono scelte politiche non possono essere affidate a squadre di tecnici».
In secondo luogo, si è messo, ancora una volta a disposizione del Movimento 5 Stelle, di cui potrebbe diventare il leader indiscusso. Senonché, al PD e Liberi e Uguali, ha rivolto l’invito a mantenere una collaborazione per portare avanti un progetto nell’interesse dei cittadini. Insomma, Conte ci piace, eppure è stato “tradito”. Tuttavia, ciò che rimane, davvero, un rebus è: quale sia l’opinione degli italiani di fronte a tutto ciò. Pertanto, rimane appesa la domanda sul “cosa vuole l’Italia: Draghi o Conte? Oppure non lo sa affatto?”. Forse, la terza opzione è quella più plausibile.