cosa vogliono dire smart working, lockdown e altre parole inglesi utilizzate durante la pandemia

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Ogni anno le parole inglesi che entrano nel nostro vocabolario aumentano. È importante sapere che questo è un processo normale. L’acquisizione di termini stranieri è avvenuta in ogni lingua e in ogni tempo. Non è però certo scontato comprendere subito il significato di queste parole, per quanto le possiamo sentire ogni giorno.

Ecco allora spiegato cosa vogliono dire smart working, lockdown e altre parole inglesi utilizzate durante la pandemia.

Smart working

Lo smart working viene spesso tradotto in italiano con “lavoro agile”, ma letteralmente vuol dire lavoro intelligente o lavoro “furbo”. Da qui si capisce quale sia il fulcro del concetto dello smart working. Non si limita infatti al semplice lavoro a distanza, ma a uno stile di lavoro flessibile, che si adatta alle esigenze senza sacrificare il risultato. Per continuare con gli inglesismi, è stato Allan F. Mogensen a dire “work smarter, not harder”. Ossia, “lavora più intelligentemente, non più duramente”.

Lockdown

Questo termine è di origine americana. Il suo significato ha origine nelle carceri, indicando il confinamento forzato dei detenuti. Questo termine si è poi trasformato, abbracciando il significato più ampio di chiusura completa. Nello specifico lock, vuol dire serratura o chiudere a chiave.

Decisamente un’origine poco incoraggiante per chi come noi ha dovuto e forse dovrà passare ancora qualche tempo in lockdown. Però questo termine comunica sicuramente in modo efficace l’urgenza di questa misura adottata dal governo.

Droplet

Se c’era una parola che non era davvero necessario prendere in prestito dall’inglese, è proprio droplet. Drop significa goccia, quindi droplet significa gocciolina. Se abbiamo quindi un termine che comunica lo stesso significato in italiano, perché usare il corrispettivo inglese? Perché questa lingua da sempre una connotazione più alta al discorso, dando l’apparenza di essere più affidabile e dotto.

È quindi normale che si finisca per chiedersi cosa vogliono dire smart working, lockdown e altre parole inglesi utilizzate durante la pandemia.

Recovery Fund

Altra traduzione poco necessaria è quella del Recovery Fund. Significa letteralmente “fondo di recupero”. Assolutamente comprensibile, no? Il fondo di recupero si riferisce alla manovra del governo per alleviare le difficoltà causate dal Covid 19. Per la stessa ragione esposta sopra però, la politica italiana ha ceduto ormai da tempo all’aura di prestigio conferita dall’inglese. Basti pensare a parole come Premier o Jobs Act.

Cashback

Questo termine è uno tra i più usati attualmente. Anche questa è una parola composta: cash vuol dire contante e back vuol dire indietro. Insomma, contante che torna indietro. In Gran Bretagna e USA questo termine si utilizza infatti in due casi.

Nel primo, un cliente che paga con carta di credito più richiedere che gli vengano dati in contanti dei soldi extra rispetto al prodotto acquistato. Poniamo l’esempio di acquistare un pigiama da 20 euro con carta di credito. Posso chiedere che mi vengano poi prelevati fino a un massimo di 30 euro e consegnato il resto in contanti. Ma è il secondo caso che si avvicina di più all’utilizzo che stiamo facendo noi oggi di questa parola. Si tratta infatti di una sorta di bonus, uno sconto fatto su un bene già acquistato. Utilizzando l’esempio del pigiama, sui 20 euro spesi sarà poi rimborsata una percentuale.

Ecco quindi spiegato cosa vogliono dire smart working, lockdown e altre parole inglesi utilizzate durante la pandemia.

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