Col 31 dicembre oltre a concludersi l’anno, terminerà l’agevolazione più discussa degli ultimi tempi grazie alla quale tanti hanno potuto costruire la casa sempre sognata. Occhio a quello che succederà.
Come ogni anno, negli ultimi mesi sono tanti gli interrogativi che si pongono i contribuenti in vista dell’imminente manovra finanziaria. Il Consiglio dei Ministri ha provveduto all’approvazione del disegno di legge recante il bilancio di previsione 2024 e il bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026. Nonché all’aggiornamento del Documento programmatico di bilancio. Le misure contenute nel provvedimento sono improntate principalmente nella riduzione della pressione fiscale a sostegno dei redditi medio-bassi dei lavoratori dipendenti e pensionati.
Per questi ultimi, arriveranno pensioni più ricche a dicembre grazie all’anticipo del conguaglio di perequazione anno 2023, per sostenere il potere d’acquisto delle prestazioni pensionistiche. Ma oltre al tema pensioni, sono tanti i contribuenti che si chiedono cosa succederà al Superbonus dopo il 31 dicembre. Se il governo ha prorogato le agevolazioni sui mutui prima casa per gli under 36, non può dirsi lo stesso per il tanto discusso Superbonus. Nella manovra finanziaria sembra proprio che non ci sia più spazio per proroghe del Superbonus.
Cosa succederà al Superbonus dopo il 31 dicembre agli edifici oggetto del Superbonus
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Innanzitutto ricordiamo che il Superbonus è l’agevolazione fiscale consistente in una detrazione del 110% delle spese sostenute per la realizzazione di determinati interventi edilizi. Ovvero finalizzati all’efficientamento energetico e al consolidamento statico o alla riduzione del rischio sismico degli immobili. La Legge di Bilancio 2022 ha prorogato il Superbonus prevedendo scadenze diverse in funzione dei soggetti che sostengono le spese ammesse. Tuttavia il 31 dicembre, per i condomini e per le persone fisiche, sembra proprio che il Superbonus con aliquota al 110% terminerà definitivamente.
Ma i condomini e le persone fisiche per gli interventi su edifici composti da 2 o 4 unità immobiliari potranno fruire di aliquote più basse. In particolare fruiranno del 70% per le spese sostenute fino nel 2024 e del 65% per le spese sostenute nel 2025. Anche gli interventi realizzati dalle unifamiliari saranno agevolabili al 110% fino al 31 dicembre 2023. Ma in tal caso è necessario che il 30% dei lavori sia stato eseguito entro il 30 settembre dello stesso anno. Dopo il 31 dicembre non ci sarà più alcun Superbonus per le persone fisiche proprietarie di edifici unifamiliari o unità immobiliari autonome e indipendenti. Mentre per i condomini ed edifici da 2-4 unità immobiliare anche se posseduti da un unico proprietario, ci sarà un’aliquota man mano più bassa.
Cosa succederà nel 2024
Pertanto per il prossimo anno la detrazione spetterà nella misura del 70% ai condomini e alle persone fisiche, come specificato sopra. Mentre spetterà nella misura del 110% solo in determinate circostanze. Ovvero per le spese sostenute per interventi su edifici a destinazione abitativa laddove sia stato accertato il nesso causale tra danno dell’immobile ed evento sismico. Ciò vale per gli edifici situati in uno dei Comuni facenti parte delle regioni interessate da eventi sismici dov’è stato dichiarato lo stato d’emergenza. Nonché per le spese sostenute per interventi effettuati da organizzazioni non lucrative d’utilità sociale, organizzazioni di volontariato iscritte nei registri. Nonché dalle associazioni di promozione sociale regolarmente iscritte nei relativi registri che svolgono attività di prestazione di servizi socio-sanitarie assistenziali.