L’argomento mette in imbarazzo molte persone. In gergo medico chiamato le abitudini dell’alvo, andare di corpo è una delle attività più importanti del nostro organismo ed è sinonimo di buona salute. In altre parole, le nostre feci ci dicono molto sullo stato del nostro organismo e soprattutto del nostro stomaco.
È andando in bagno che il corpo regola le sue funzioni, eliminando le scorie che non gli servono. Queste sono composte dagli scarti del cibo, ma anche da quelli prodotti dai batteri intestinali. Nonostante fare la cacca riguardi chiunque, ognuno può acquisire abitudini, orari e modalità diverse per farlo. Eppure, cosa succede se non si va in bagno per un tempo prolungato?
Le motivazioni per cui una persona non va di corpo per 3-4 giorni o più possono essere molte. Ma oggi vedremo quando dobbiamo iniziare a preoccuparci. La stitichezza è un disturbo abbastanza comune, eppure ci sono casi in cui diventa grave. Vedremo anche quali sono i modi per aiutare il movimento intestinale.
Cos’è la stipsi e quali sono i sintomi
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Si chiama stitichezza o stipsi e definisce la difficoltà nell’andare di corpo (meno di 3 volte a settimana). In Italia colpisce circa il 15% della popolazione, soprattutto le donne. Questo disturbo si distingue tra stipsi transitoria e cronica. La prima si può presentare a seguito di cambiamenti radicali nella vita di una persona, come traslochi, viaggi, gravidanza, interventi chirurgici. Essendo transitoria può avere una durata variabile.
La stipsi cronica, invece, è causata da disfunzioni dell’apparato intestinale e anorettale e da patologie di vario tipo. Tra queste troviamo malattie infiammatorie intestinali, tumori colon-retto, diverticolosi, diabete, Parkinson. Inoltre, l’assunzione di alcuni farmaci può generare un rallentamento del passaggio delle feci nell’intestino.
Si può parlare di stitichezza quando si ha difficoltà ad andare in bagno con frequenza inferiore a 3 volte a settimana. Le feci si presentano molto dure ed è necessario grande sforzo per espellerle. Si avverte anche una sensazione di evacuazione incompleta o di blocco.
Cosa succede se non si va in bagno per più di una settimana e quali consigli seguire per fare la cacca tranquillamente
La stipsi, a lungo andare, può arrecare problemi di innalzamento della pressione sanguigna, emorragie congiuntivali, emorroidi e irritazioni dolorose. Se l’ostruzione non viene risolta, si potrebbe rischiare anche un fecaloma, ossia un accumulo di feci che può sfociare in un’ischemia rettale.
Per aiutare il tratto intestinale a svuotarsi, possiamo aiutarci posizionando uno sgabello sotto ai piedi che permette di prendere una posizione più naturale. Inoltre, mangiare fibre solubili e bere acqua aiuta la mobilità intestinale così come fare attività fisica. Per ultimo, cerchiamo di ascoltare il nostro corpo e non tratteniamo mai la defecazione.
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