Ogni anno in Italia milioni di contribuenti sono chiamati a rispettare verso il Fisco un obbligo che è molto importante. Ed è quello relativo alla presentazione ed alla trasmissione, all’Agenzia delle Entrate, della dichiarazione dei redditi. Per quello che è un adempimento da effettuarsi entro una scadenza ben precisa.
Al riguardo, tra l’altro, per la presentazione della dichiarazione c’è un apposito modello. In base al tipo di reddito percepito. Per esempio, i lavoratori dipendenti ed i pensionati dichiarano al Fisco i redditi con il modello di dichiarazione 730. E possono farlo, tra l’altro, pure con il modello 730 precompilato.
Mentre altri contribuenti come i lavoratori autonomi presentano la dichiarazione con il modello Redditi Persone Fisiche. Su questo obbligo annuale la Legge non ammette ignoranza. E quindi si rischiano sanzioni. Infatti, vediamo cosa succede. O comunque cosa può succedere quando il contribuente si dimentica di presentare la dichiarazione. Ed entro quando, in ogni caso, è possibile rimediare con un invio, comunque tardivo, della dichiarazione dei redditi.
Cosa succede se non si fa la dichiarazione dei redditi e come rimediare
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Nel dettaglio, le sanzioni che sono applicate dal Fisco per omessa dichiarazione spaziano dalle sanzioni amministrative a quelle penali nei casi più gravi. Nella fattispecie, quando il reddito non dichiarato supera delle determinate soglie.
Su cosa succede se non si fa la dichiarazione, inoltre, c’è anche da precisare un’altra cosa che è molto importante. Ovverosia che le sanzioni, anche se in questo caso sono decisamente più contenute, scattano pure quando da un lato il contribuente ha comunque versato le tasse dovute. Ma dall’altro la dichiarazione dei redditi è omessa.
Come rimediare alla mancata trasmissione al Fisco della dichiarazione
Sulla mancata trasmissione al Fisco della dichiarazione dei redditi c’è da precisare, tra l’altro, che si tratta di una violazione per la quale non è ammesso l’accesso all’istituto del ravvedimento operoso. Quindi, chi non presenta la dichiarazione entro la scadenza prevista deve mettere in conto che, partendo dalla scadenza ordinaria, ci sono un massimo di 90 giorni. Per la presentazione tardiva della dichiarazione.
Per esempio, il modello Redditi Persone Fisiche 2022 deve essere trasmesso entro il prossimo 30 novembre. O al massimo, con invio tardivo, entro i 90 giorni successivi. Che corrispondono alla scadenza del 28 febbraio del 2023. Infine, per chi presenta la precompilata, ricordiamo che la dichiarazione si trasmette al Fisco dal portale dell’Agenzia delle Entrate, previa autenticazione e con un apposito applicativo web che, peraltro, non prevede l’installazione di alcun software.
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