Cosa succede se muore il contraente di una polizza vita?
La prima cosa da fare diventa necessario individuare il beneficiario del contratto di assicurazione. Quanti sottoscrivono una polizza vita, prescindendo dalla tipologia scelta, godono di un duplice vantaggio. Da un lato, al momento della scadenza si garantiscono una rendita a lungo termine o l’acquisizione di un capitale lievitato nel tempo. Dall’altro i contraenti investono per gli anni futuri mettendo da parte con cadenza annuale somme di denaro. Una polizza vita potrebbe rappresentare un’ancora di salvezza in tempi di incertezza finanziaria, oltre che uno strumento di pianificazione per le stagioni a venire. Talvolta il contraente di una polizza vita persegue l’obiettivo di prevenire eventuali scossoni economici che potrebbero minare pesantemente le sorti del bilancio familiare.
L’assicurazione sulla vita
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Meglio nota come “polizza vita”, l’assicurazione vita coinvolge diversi soggetti nell’atto della stipula. Anzitutto il contraente, l’agenzia assicurative, l’assicurato e il beneficiario. Chi versa il premio assicurativo, ovvero il contraente, indica chi sarà il beneficiario che prenderà possesso della somma di denaro accumulata negli anni. Se muore il contraente di una polizza vita, il premio assicurativo consente ai membri della famiglia di conservare uno stile di vita economicamente pressocché identico. Anche nel caso in cui chi versa il premio dovesse ritrovarsi in una condizione permanente di invalidità, la polizza garantirà benessere economico ai familiari.
Cosa succede se muore il contraente di una polizza vita?
In caso di decesso dell’assicurato il vantaggio economico della polizza vita spetta al beneficiario. Potrebbe però darsi l’evenienza che chi versa mensilmente il premio assicurativo coincida con l’assicurato. In altri termini il contraente potrebbe essere lui stesso l’assicurato, cioè il destinatario del beneficio economico dell’assicurazione. Si parla allora di “premorienza assicurazione” e, in tal caso, l’agenzia assicurativa è tenuta a corrispondere il premio accumulato fino alla morte del contraente. Se l’intero premio non è stato versato per sopraggiunta morte dell’assicurato, il beneficiario o più beneficiari provvederanno ad onorare il contratto stipulato.
Il beneficiario designato
Accade spesso che l’intestatario della polizza designi un altro beneficiario nel caso in cui dovesse morire prima della scadenza dell’assicurazione. Perché tale operazione sia valida è necessario che il contraente rediga di proprio pugno un documento che dovrà essere firmato dal beneficiario designato. Quando muore il contraente di una polizza gli eredi diventano i titolari dell’assicurazione e possono decidere di chiederne il risarcimento. In alternativa possono attendere che la polizza approdi alla scadenza indicata dal contratto al momento della stipula.